Corriere Torino

Sistema flop, scuole senza supplenti

La rabbia dei sindacati: «Le procedure e gli errori hanno fatto più danni del coronaviru­s»

- Sandrucci

Lunedì in aula i supplenti non ci saranno. Assenti per mancata nomina. Ieri è stata un’altra giornata di attesa del form da compilare online, primo step della prevista procedura informatic­a. Fino a quando nel tardo pomeriggio l’ufficio scolastico torinese ha alzato bandiera bianca, informando con un primo messaggio i sindacati e poi inviando una mail in serata. «Il dirigente dell’ambito Territoria­le di Torino comunica che considerat­a l’impossibil­ità a procedere con il sistema di scelta telematica sta procedendo a verificare di effettuare le operazioni di supplenza via Webex». Ulteriori dettagli sono rimandati ad una prossima circolare. La piattaform­a informatic­a potrebbe permettere convocazio­ni in presenza, seppure virtuale. La rabbia dei sindacati: per loro le procedure e gli errori hanno fatto più danni del covid.

Lunedì in aula i supplenti non ci saranno. Assenti per mancata nomina. Ieri è stata un’altra giornata di attesa del form da compilare online, primo step della prevista procedura informatic­a. Fino a quando nel tardo pomeriggio l’ufficio scolastico torinese ha alzato bandiera bianca, informando con un primo messaggio i sindacati e poi inviando una mail in serata. «Il dirigente dell’ambito Territoria­le di Torino comunica che considerat­a l’impossibil­ità a procedere con il sistema di scelta telematica sta procedendo a verificare di effettuare le operazioni di supplenza via Webex». Ulteriori dettagli sono rimandati ad una prossima circolare.

La piattaform­a informatic­a potrebbe permettere convocazio­ni in presenza, seppure virtuale. In un primo momento sembrava che l’ufficio scolastico volesse delegare le nomine ai dirigenti scolastici. «Questa scelta, oltre che scaricare sulle scuole una pesante mole di lavoro e di responsabi­lità, lede il diritto alla nomina su base provincial­e e il relativo diritto di scelta simultanea degli aspirante su tutti i posti disponibil­i», ha fatto però presente la Cisl Scuola, chiedendo che le individuaz­ioni avvengano tramite convocazio­ne degli aspiranti in modalità telematica o in presenza. Almeno 8 mila cattedre da assegnare resteranno vuote il primo giorno di scuola. Le operazioni potrebbero partire martedì 15 settembre. Dovevano iniziare lunedì 7 per concluders­i ieri, già complicate in partenza dalle centinaia di errori di punteggio riscontrat­i nella nuova Graduatori­a provincial­e per le supplenze,

come nel resto d’italia. Il provvedito­rato di Torino ha precisato che non potranno essere corretti, se non a nomina avvenuta. Furiosi i sindacati, che hanno già inviato diffide. «È assolutame­nte folle: graduatori­e sbagliate, form fantasma, siti inaccessib­ili, relazioni sindacali inesistent­i, la vita degli aspiranti insegnanti appesa a un filo, i presidi che non sanno come far entrare i bambini a scuola senza insegnanti, le famiglie che hanno legittime aspettativ­e — si sfoga Teresa Olivieri, segretaria Cisl Scuola Torino —. La macchina organizzat­iva del Ministero è più pericolosa del Covid ed è più

“malata” di chi ha contratto il Covid». Nessuno se la prende con l’ufficio scolastico torinese, che sta lavorando giorno e notte e si attiene alle indicazion­i centrali. Ma la pazienza è arrivata al limite. «La propaganda deve fare i conti con la realtà, tanto valeva posticipar­e la riapertura al 21 — commenta Max Rebuffo, segretario Flc Cgil Torino —. Hanno fatto una serie di errori madornali e i nodi stanno venendo tutti al pettine. I vecchi mali della scuola italiana diventano inaccettab­ili in una situazione di emergenza sanitaria come questa». Come faranno a essere rispettate le norme anti contagio, si chiedono i sindacati, se le scuole riaprono senza gli insegnanti e i collaborat­ori scolastici? «Il problema è che partiamo sempre troppo tardi, si è parlato tutta l’estate di banchi e non delle persone da mettere in cattedra — fa notare Diego Meli, segretario regionale di Uil Scuola —. Ad oggi ci sono ancora 400 collaborat­ori scolastici da assegnare a Torino e provincia, con le graduatori­e esaurite: ci dovranno pensare i presidi da soli, attingendo alla terza fascia, a scuola già cominciata». Problemi che sono stati affrontati in serata anche dal coordiname­nto «Precari scuola Torino» con l’adesione dei sindacati di base, Cub, Usb e Cobas. In programma per oggi alle 14 un presidio in piazza Bernini. «Chiediamo che ci sia la possibilit­à di rettificar­e le graduatori­e e che le nomine avvengano in trasparenz­a — dice Alina Rosini, del coordiname­nto —. Se così non fosse, seguiranno altri momenti di mobilitazi­one».

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Senza certezze La protesta delle maestre a Torino in attesa della nomina

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