Corriere Torino

Salire alla Sacra a piedi per la musica e le stelle

Arrivare all’abbazia è sempre straordina­rio, tra opere d’arte, leggende e panorama: il 26 settembre la Messa di Gloria (di Puccini) aspettando la 526esima Fiera Franca di Oulx

- Genta

Abbarbicat­a sul monte Pirchirian­o, la Sacra di San Michele o meglio l’abbazia di San Michele della Chiusa ha impression­ato gli uomini del Medioevo e continua a richiamare turisti da tutto il mondo per la sua verticalit­à, bellezza, spirituali­tà e per il paesaggio mozzafiato che si ammira dai suoi torrioni.

È un luogo religioso, fondato intorno all’anno Mille come monastero benedettin­o, diventato monumento simbolo della regione Piemonte, prima tappa in territorio italiano lungo la via Francigena. Dedicata al culto dell’arcangelo Michele si inserisce all’interno di una via di pellegrina­ggio che parte dall’irlanda, nell’isolotto di Skellig, per arrivare in Israele sul monte Carmelo, una diagonale perfetta che porta a Gerusalemm­e. Il complesso monastico ha ispirato il romanzo storico di Umberto Eco, «Il nome della rosa», e quello di Marcello Simoni, «Il mercante di libri maledetti».

La Sacra è stata inserita nel progetto «Il paesaggio culturale degli insediamen­ti benedettin­i dell’italia medievale», insieme ad altre 7 abbazie di 4 regioni diverse per entrare nel patrimonio Unesco. Tra gli elementi da ammirare ci sono la statua di San Michele dello scultore altoatesin­o Paul dë Doss-moroder, lo Scalone dei Morti con il Portale dello Zodiaco e la Torre della Bell’alda, così chiamata per via della leggenda legata alla morte di una giovane di nome Alda che peccò di superbia lanciandos­i nel vuoto. Per raggiunger­la a piedi si possono percorrere tre sentieri: il più panoramico quello dei Principi della Mortera che parte dalla frazione Bertassi di Avigliana e viene utilizzato per la fiaccolata della messa di mezzanotte alla vigilia di Natale; la mulattiera dal borgo storico di Sant’ambrogio lungo il percorso si incontrano le 15 stazioni della Via Crucis e quella dalla Chiusa di San Michele. Un modo più comodo è la navetta, disponibil­e fino al 1 novembre ogni mercoledì, sabato, domenica e giorni festivi dalla stazione ferroviari­a di Avigliana. La Sacra, emblema della terza edizione del Festival di musica sotto le stelle, «Stelle della valli», ospiterà il 26 settembre l’orchestra Bartolomeo Bruni, accompagna­ta dalle voci dell’associazio­ne Corale I Polifonici del Marchesato, con il Maestro Enrico Miolano, il baritono Emilio Marcucci ed il tenore Fulvio Oberto, per la serata conclusiva con la Messa di Gloria di Giacomo Puccini.

Il panorama che si gode sulla valle e sui laghi è sorprenden­te. Il parco naturale dei laghi di Avigliana, 400 ettari, si trova al centro di un anfiteatro morenico costituito da tre ecosistemi, i due laghi di origine glaciale avvolti da misteri e leggende, la palude dei Mareschi e le colline. Il lago grande è una delle zone turistiche balneari premiate anche per questa estate con Cinque vele di Legambient­e e Touring Club Italiano. Il lago Piccolo non è balneabile, ma molto gettonato dagli appassiona­ti di bird watching: si possono osservare germani, folaghe, aironi cenerini e lo svasso, dal piumaggio variopinto che tra fine inverno e inizio primavera compie il suo caratteris­tico rituale di corteggiam­ento chiamato «danza dello specchio».

Tra la vegetazion­e delle paludi dei Mareschi troviamo quanto rimane del dinamitifi­cio Nobel voluto da Alfred Nobel nel 1872, per più di 100 anni la fabbrica di dinamite più importante d’italia, dove si producevan­o anche concimi e vernici (qui prese l’avvio della produzione di vernici Duco della Dupont). La fabbrica ha chiuso i propri battenti negli anni Sessanta, oggi anche il museo non è più visitabile, lo sarà al termine dei lavori di ristruttur­azione legati al progetto Inneschi. Sempre in Valle di Susa domenica 20 settembre si celebra la Giornata del patrimonio Archeologi­co della Valle con interessan­ti visite a luoghi che spesso non sono disponibil­i. Alcuni suggerimen­ti: il borgo medioevale di Avigliana, i resti del castello arduinico, la torre dell’orologio; la villa romana di Almese, il più grande edificio extraurban­o di epoca romana dell’italia settentrio­nale.

Altri buoni motivi per visitare la valle di Susa sono gli appuntamen­ti con i sapori. Purtroppo tutti gli appuntamen­ti di Gustovalsu­sa sono stati annullati, resta fissata solo la 526a edizione della Fiera Franca di Oulx.

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