Corriere Torino

Sirigu-belotti garanzia Toro Pochi ritocchi e Giampaolo potrà predicare il suo calcio

- Nicola Balice

Sarà proprio Fiorentina-torino, in programma sabato prossimo alle 18, ad aprire i battenti della prossima serie A. E per quel giorno il gruppo di Marco Giampaolo dovrà essere pronto, o quantomeno dovrà riuscire a farsi trovare pronto. Anche se poi dovesse presentars­i a Firenze senza una vera prova generale: era prevista per questo pomeriggio ma il Covid-19 non fa sconti e la positività a un membro dello staff ha costretto il Toro a stravolger­e il programma di questi giorni. Ma quando il mercato imperversa e continuerà a imperversa­re fino al 5 ottobre, quando ci sono ancora alcuni infortunat­i, si può comunque fare il punto della situazione in casa Toro.

I punti di forza

Le certezze sono quelle di sempre e non sono poca cosa. C’è Belotti, c’è Sirigu. Qualunque allenatore e d.s. sa che ci sono due pedine che non si possono proprio sbagliare nella costruzion­e di una squadra, in tal senso ogni stagione che inizia con Belotti e Sirigu in campo è una stagione che inizia con i due colpi di mercato più importanti messi a segno dal presidente granata Cairo. Sempre dal mercato sono arrivati gli uomini giusti per far partire il processo di crescita con Giampaolo in cattedra, la terza certezza dovrà essere lui, l’uomo designato per la rivoluzion­e tecnica della squadra granata.

Cosa manca

A mancare, per ora, è stato soprattutt­o il tempo. Per lavorare in un certo modo con il gruppo al completo, per testare la formazione titolare. Sono mancate anche le occasioni giuste per modellare in maniera definitiva la rosa, numericame­nte fin troppo abbondante ma allo stesso tempo non ancora completa: fin qui Giampaolo ha provato soprattutt­o Rincon e Berenguer (aspettando Verdi al top) ai vertici del rombo di centrocamp­o, ed è in quelle posizioni che potrebbero arrivare rinforzi ulteriori con giocatori naturalmen­te portati allo sviluppo del gioco.

In campo

A una settimana dal via, tra chi c’è, chi insegue e chi dovrà ancora arrivare, ecco che il Toro ha in ogni caso una fisionomia ben precisa. Certo, il doppio test che il club granata ha dovuto cancellare, sarebbe servito parecchio. In ogni caso, a oggi, la miglior formazione possibile vede già i granata in campo secondo il 4-31-2 marchio di fabbrica di Giampaolo. In porta Sirigu, in difesa Armando Izzo o Mergim Vojvoda, poi Gleison Bremer e Nicolas Nkoulou, con Ricardo Rodriguez sulla sinistra. A centrocamp­o sono Karol Linnety e Soualiho Meité le mezzali apparse più pronte per proteggere Rincon nonostante i passi avanti di Jacopo Segre, mentre sulla trequarti il ballottagg­io è quello tra Berenguer e Verdi. In attacco via libera alla coppia formata da Simone Zaza e il Gallo Belotti. Manca ancora una settimana, il Toro si prepara.

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Avventura granata Marco Giampaolo è alla sua prima stagione sulla panchina del Torino

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