Il grande ritorno di Airaudo in Fiom
Questa mattina la sua elezione all’assemblea dei metalmeccanici piemontesi
L’eterno ritorno. «Quando il gioco si fa duro i duri tornano a giocare», verrebbe da parafrasare così a guardare all’assemblea generale della Fiom Piemonte, in programma questa mattina alla «Fabbrica delle E» di corso Trapani. Già perché oggi i 23.400 iscritti al sindacato confederale dei metalmeccanici eleggeranno loror leader Giorgio Airaudo, 60 anni, che raccoglie il testimone di Vittorio De Martino, segretario uscente, operaio e delegato sindacale della Bertone, da sette anni al vertice regionale della Fiom Cgil, dopo essere stato segretario della Fiom 5^ lega Mirafiori e per anni funzionario di molte delicate vertenze dei metalmeccanici. Lascerà la direzione della Fiom avendo raggiunto l’età pensionabile.
Ad Airaudo il compito di guidare le tute blu (sono più di 200 mila in regione, di cui 100 mila solo sotto la Mole) in un autunno che si preannuncia molto caldo, preludio a un lungo periodo di difficoltà per l’economia piemontese, la cui produzione nell’ultimo trimestre è scesa di oltre il 15%. Per non parlare del settore automotive, il più fiaccato dall’emergenza Covid: nel -75% di volumi nel primo semestre. E a marzo, in pieno lockdown da coronavirus, Airaudo aveva sentenziato: «Bisogna programmare il rallentamento o la chiusura di tutte le attività produttive non indispensabili».
Il sindacalista torna dopo 7 anni al vertice della Fiom Piemonte, dopo essere stato protagonista di molte vertenze simboliche con la Fiat di Sergio Marchionne, alternando accordi e conflitti.
Già deputato di Sel assieme a Nichi Vendola e candidato sindaco di Torino nel 2015, Airaudo si ripresenta consapevole della necessità di un cambiamento: già l’anno scorso aveva avviato una piattaforma per fluidificare il dialogo tra i delegati, un modo per battere l’isteria da social.
Di lui Matteo Renzi, disse «C’è una sinistra che gode a lamentarsi. Al compagno Giorgio Airaudo dico: se lui e Landini avessero avuto ragione, oggi la Fiat Chrysler non sarebbe più a Torino». Chissà cosa gli risponderebbe il nuovo leader del metalmeccanici piemontesi, oggi che Fiat Chrysler è alle prese con il rebus della fusione in Stellantis.
All’assemblea di questa mattina parteciperanno ai lavori Massimo Pozzi Segretario Cgil Piemonte e Francesca Re David segretaria nazionale Fiom Cgil.
Continuità Airaudo raccoglie il testimone di Vittorio De Martino e torna al vertice dopo 7 anni