Corriere Torino

Il tappeto restaurato con... l’insalata

Tra il Centro di Venaria e «Gli Orti di Venezia» alleanza per finanziare il progetto

- Morelli

Foglie d’insalata coltivate in Veneto, da dove partono per arrivare in Piemonte e poi, in qualche modo, trasformar­si nelle trame di un antico tappeto che dopo essere tornato al suo splendore percorrerà il tragitto inverso. È la sostanza del progetto Trame di un viaggio, che ha il suo cuore nel vertice piemontese di questo intreccio di rapporti, al Centro di Conservazi­one e Restauro di Venaria Reale. Tutto è nato lo scorso anno, quando l’azienda agricola Gli Orti di Venezia ha firmato una convenzion­e con l’allora Polo Museale del Veneto — oggi Direzione regionale musei — per il restauro di un importante manufatto tessile, un tappeto Ushak a medaglione degli inizi del XVII secolo, nella collezione della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’oro di Venezia. Non è la prima volta che Gli Orti di Venezia si cimenta in questo campo, perché già dal 2011, attraverso progetti culminati poi nel 2017, ha abbinato la vendita delle proprie insalate all’arte.

Foglie d’insalata coltivate in Veneto, da dove partono per arrivare in Piemonte e poi, in qualche modo, trasformar­si nelle trame di un antico tappeto che dopo essere tornato al suo splendore percorrerà il tragitto inverso.

È la sostanza del progetto Trame di un viaggio, che ha il suo cuore nel vertice piemontese di questo intreccio di rapporti, al Centro di Conservazi­one e Restauro di Venaria Reale.

Tutto è nato lo scorso anno, quando l’azienda agricola Gli Orti di Venezia ha firmato una convenzion­e con l’allora Polo Museale del Veneto – oggi Direzione regionale musei – per il restauro di un importante manufatto tessile, un tappeto Ushak a medaglione degli inizi del XVII secolo, nella collezione della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’oro di Venezia. Non è la prima volta che Gli Orti di Venezia si cimenta in questo campo, perché già dal 2011, attraverso svariati progetti culminati poi nel 2017, ha abbinato la vendita delle proprie insalate all’arte. Una quota dei ricavi, infatti, è stata destinata a interventi di restauro prima sul territorio di Venezia, poi anche fuori dal Veneto. La convenzion­e firmata lo scorso anno rappresent­a uno dei progetti più importanti, perché coinvolge anche altri soggetti. Intanto il Centro di Venaria, al quale la Direzione regionale musei del Veneto ha affidato il lavoro, di fatto sostenuto attraverso la vendita di confezioni di insalata – che avranno anche un logo apposito per indicare questo progetto – e che così rappresent­a un nuovo modo di raccoglier­e sponsor. E poi per il coinvolgim­ento di Novacopp, che metterà in commercio le insalate de

Gli Orti di Venezia anche nei punti vendita piemontesi. Stefano Trucco, presidente dell’ente di Venaria, anticipa le critiche.

«In un Paese civile – ha detto ieri, alla presentazi­one del progetto – è giusto che un gran numero di cittadini possa partecipar­e operazioni di questo genere, perché purtroppo la cultura è stata spesso soltanto nei palazzi. Portare il tema del restauro in un supermerca­to è molto coraggioso». Il lavoro sull’opera, ora a Venaria, è stato concepito anche con una particolar­e finalità didattica. Affidato al Laboratori­o Manufatti Tessili, servirà per sensibiliz­zare gli studenti sulle problemati­che legate alla conservazi­one dei tappeti.

«Si coniugano due aspetti – ha aggiunto Trucco –: disciplina e la divulgazio­ne. È un nuovo modo di fare marketing, ideato da Paolo Tamai (fondatore de Gli Orti di Venezia, ndr), interessan­te per tutti gli enti che fanno cultura». «A tutti noi – ha spiegato Tamai – piace andare per musei e ammirare opere d’arte, ma dobbiamo essere tutti consapevol­i che abbiamo la responsabi­lità di tutelare questo patrimonio. La nostra filosofia aziendale non è solo un atto di mecenatism­o, ma fa sì che i clienti diventino i veri protagonis­ti».

L’intervento al tappeto, che riconosce il ruolo di Venaria nel campo del restauro in Italia, fa parte di un più ampio percorso di valorizzaz­ione dei manufatti tessili della collezione, voluto da Claudia Cremonini, direttore della Galleria Giorgio Franchetti.

«Attraverso il sostegno all’iniziativa – ha detto Enrico Ottobrini di Novacoop – supportiam­o il lavoro dei profession­isti del Centro di Venaria».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy