Nel silenzio del parco la metamorfosi di Glass incontra Buster Keaton
Èil momento delle metamorfosi in musica. Domenica sera la Metamorphosen di Richard Strauss è stata inserita nel programma dell’omaggio a Ezio Bosso all’auditorium Rai. Stasera tocca alla Metamorphosis di Philip Glass, composta nel 1989 in omaggio al racconto di Franz Kafka, il compito di tracciare la direzione e dare un titolo al concerto di fine estate del Castello di Miradolo. Fresca comparsa alla Mostra del Cinema di Venezia (è la cornice in cui sono state girate alcune scene di Miss Marx di Susanna Nicchiarelli), il palazzo pinerolese si mantiene in equilibrio tra l’arte musicale e quella cinematografica. L’opera di Glass — adattata e reinterpretata dal vivo da Roberto Galimberti (violino), Laura Vattano (pianoforte) e Marco Pennacchio (violoncello) — sarà infatti messa in dialogo con frammenti di vecchi film di Buster Keaton, proiettati sugli schermi distribuiti nel parco. L’invito è di lasciarsi guidare dallo sguardo di Keaton e dal minimalismo di Glass in una riflessione sul rapporto tra uomo e macchina, tra sentimento e contemporaneità. E a proposito di contemporaneità, una soluzione tecnologica ad hoc (le cuffie «silent system» attraverso cui si potrà ascoltare il concerto muovendosi per il parco) agevolerà il distanziamento tra gli spettatori, nuovo dogma per le attività dal vivo in un 2020 anche lui piuttosto metamorfico. Inizio alle 21.30, biglietti a 25 e 15 euro, prenotazione obbligatoria allo 0121.502761.