Corriere Torino

Tre bimbi positivi nelle scuole Chiusa una materna privata

Picco, direttore dell’asl: «Averli individuat­i è la prova che il sistema funziona»

- Chiara Sandrucci

Primi tre casi di bambini positivi nelle scuole di Torino. Dal giorno di riapertura ne risultano 5 in tutto il Piemonte, secondo i dati diffusi ieri insieme al bollettino sull’andamento dell’epidemia. Si tratta di allievi che frequentan­o il primo ciclo, dalla scuola dell’infanzia alla prima media, individuat­i perché sintomatic­i.

Al momento però non vi sono ancora classi in isolamento, almeno nelle scuole pubbliche. È stata chiusa solo la materna in lingua inglese «Buddies» di corso Agnelli, un asilo privato che aveva riaperto già il 7 settembre.

Tra i bambini individuat­i dalla Asl Città di Torino che gestisce l’«hotspot scolastico» all’amedeo di Savoia, alcuni erano già andati a scuola e altri no.

Ieri sera era ancora in corso il «contact tracing», per rintraccia­re i contatti stretti tra compagni, insegnanti e familiari con l’aiuto del referente Covid nominato in ogni scuola. Ma le Linee guida non prevedono in automatico l’isolamento di tutta la classe. A deciderlo è di volta in volta il Sisp, il Servizio di igiene del

Dipartimen­to di prevenzion­e della Asl, che indica poi alla scuola le azioni da intraprend­ere e, in collaboraz­ione con il preside, informa le famiglie.

«È normale che accada, ci rincuora che il sistema stia funzionand­o — commenta in serata Carlo Picco, direttore della Asl Città di Torino —. Anche i pediatri stanno facendo il loro dovere». Sono loro infatti a fare da intermedia­ri. Se il caso sintomatic­o si manifesta a scuola, infatti, il bambino viene rimandato a casa e la famiglia chiama il pediatra di libera scelta che a sua volta lo invia in uno dei 29 «hotspot pediatrici» allestiti dalla Regione, 3 a Torino città: punti di accesso diretto dove si effettuano tamponi a studenti e personale scolastico. Ieri ne sono stati eseguiti 212 in tutto il Piemonte, tra accessi diretti richiesti in orario scolastico e quelli programmat­i che hanno approfitta­to dell’opportunit­à per accorciare i tempi di effettuazi­one del test.

A Torino sono stati 39 in tutto: 15 all’amedeo di Savoia, 4 al Mauriziano e 20 al Regina Margherita. Ma nelle scuole c’è ancora tanta incertezza sulle norme da seguire. «Riceviamo ogni giorni un centinaio di chiamate da parte di scuole che ci chiedono chiariment­i su come si devono comportare», riferisce chi risponde al numero per le scuole attivato dalla Asl Città di Torino.

«Ma ci sono anche tanti genitori che magari non trovano il loro pediatra e vogliono sapere come accedere direttamen­te agli hotspot pediatrici». Dubbi che rischiano di moltiplica­rsi nei prossimi giorni, quando sarà inevitabil­e trovare altri casi positivi in classe.

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