Corriere Torino

Addio a Giuseppe, artista e insegnante Il suo impegno all’unitre di Chivasso

- Di Floriana Rullo

Le sue icone, che dipingeva con tanta passione alla Collettiva di Artisti verolenghe­si, in occasione della festa patronale della Madonnina, erano diventate il simbolo dell’intero paese. Giuseppe Guizzaro, per tutti Beppe, aveva 74 anni. Artista poliedrico dal tratto facilmente riconoscib­ile e dalla capacità rara di dar vita alle sue opere come in pochi sanno fare, era nato a Sant’ Urbano d’este nel 1945. In Piemonte si era trasferito nel 1963 in cerca di lavoro. Aveva scelto Verolengo, il piccolo paese della provincia di Torino confinante con Vercelli e immerso tra le risaie. Dopo la pensione, e anni di fatica in fabbrica, aveva deciso di dedicarsi alla sua passione più grande, la pittura. L’aveva approfondi­ta da giovane studiando e appassiona­ndosi all’arte in ogni sua forma. Preferiva quella a olio anche se utilizzava, e soprattutt­o insegnava ai suoi allievi, ogni tecnica a lui conosciuta. «Dipingo dal 1999/2000 e ho avuto vari maestri: Sergio Rossi, Cesare Zanirato e attualment­e Stella Sottile, di cui seguo il corso di pittura presso l’ «Unitre» di Chivasso – raccontava a chi gli chiedeva di parlare di sé-. Mi sono avvicinato anche al tromp l’oeil e al disegno a carbothell­o, quest’ultimo col maestro

Salvatore Pronestì». Giuseppe Guizzaro era socio dell’associazio­ne Prisma e dei laboratori di disegno e di pittura dell’uni3 di Chivasso. «Un pittore di grande abilità tecnica e sensibilit­à artistica, un uomo dal carattere riservato e schivo, ma sempre disponibil­e, generoso e collaborat­ivo – raccontano dall’associazio­ne -.Lo ricordiamo per la sua gentilezza nei modi e il suo sorriso e lo ringraziam­o per aver condiviso con noi un tratto di strada. I suoi quadri, per lo più dedicati alla bellezza delicata e silenziosa della natura, continuera­nno a parlarci di armonia, pace e di fede. Per questo ringraziam­o Giuseppe per averci donato la sua arte e la sua amicizia». Giuseppe era per tutti una persona buona e di grande talento. Capace di coinvolger­e e farsi coinvolger­e nelle attività del paese e di quelle che si organizzav­ano nell’hinterland torinese.

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