Corriere Torino

Consegnati i banchi nuovi Al Gioberti si torna in aula

Sono della Città metropolit­ana. In ritardo le forniture da Roma

- Di Chiara Sandrucci

Arrivano i primi banchi nelle scuole superiori di Torino, ma non sono quelli del commissari­o Arcuri. Li sta consegnand­o Città metropolit­ana alle scuole che avevano scelto di ordinarli all’ente locale piuttosto che al Ministero. Ieri mattina un furgone è arrivato alla succursale del liceo Gioberti, dove tutte le classi del triennio non sono ancora tornate a scuola in attesa dei banchi monoposto. Il Convitto continua le lezioni nella chiesa di San Rocco.

Arrivano i primi banchi nelle scuole superiori di Torino, ma non sono quelli del commissari­o Arcuri. Li sta consegnand­o Città metropolit­ana alle scuole che avevano scelto di ordinarli all’ente locale piuttosto che al Ministero.

Ieri mattina un furgone è arrivato in via Giulia di Barolo alla succursale del liceo classico e linguistic­o Gioberti, dove tutte le classi del triennio non sono ancora tornate a scuola in attesa dei banchi monoposto. «Ci sono arrivati i primi 140 sui 340 che avevamo richiesto, un ordine piuttosto consistent­e che ci metterà nelle condizioni di ripartire da lunedì 28 tutti in presenza — dice Miriam Pescatore, preside del Gioberti —. Abbiamo deciso di cominciare con la succursale perché poi diventa sede elettorale, ma gli altri 200 ci serviranno nella sede di via Sant’ottavio, per potenziare la capacità delle aule». Al Gioberti l’intero triennio ha iniziato le lezioni con la didattica a distanza, grazie ai nuovi banchi si potrà tornare in classe dopo la pausa elettorale. «Soltanto il biennio, su 28 ore settimanal­i, ne avrà 3 a distanza», aggiunge la preside che ieri ha tirato un respiro di sollievo. Città metropolit­ana ne consegnerà 3.400 in totale alle scuole superiori che li hanno richiesti.

Le prime consegne, in ordine di urgenza, sono state effettuate già mercoledì pomeriggio con 209 banchi al Newton di Chivasso e 450 al d’azeglio di Torino. Altri ne sono arrivati oltre che al liceo Gioberti, e al Baldessano-roccati di Carmagnola. Gli arredi sono stati acquistati da una ditta di Vasto, in provincia di Chieti, che ha inviato un primo carico di 900 banchi: misure 50x70 e 70x70, a seconda delle dimensioni delle aule per un costo di 31 euro per i più piccoli e 38 per i più grandi. «Sono tutti banchi del tipo “tradiziona­le”, dal momento che le richieste che le scuole hanno rivolto alla Città metropolit­ana non contemplav­ano esemplari dotati di rotelle», fa sapere l’ente locale. Chi invece ha ordinato i banchi al Ministero, sta ancora aspettando. Le scuole superiori di Torino e provincia ne hanno richiesti in tutto circa 20 mila: di questi, solo 3.400 sono stati ordinati alla Città metropolit­ana di Torino. Si stima che da Roma ne debbano arrivare altri 16.600. Ma ancora non si sono visti.

Ne sa qualcosa il Convitto Umberto I che ha dovuto sistemare una classe di quinta liceo nella vicina chiesa di San Rocco perché i banchi piccoli non arrivano. La rettrice del Convitto Giulia Guglielmin­i ne aveva ordinati 400 al Ministero all’inizio di luglio, ma come era stato già stato preventiva­to non sono arrivati in tempo. «Ho una mail che dice che ci sarebbero stati consegnati tra il 14 e il 18 settembre, ma a questo punto non credo che arrivino visto che la ditta che consegna ci dovrebbe avvisare 3 o 4 giorni prima per darci il tempo di togliere quelli vecchi — spiega Guglielmin­i tra una riunione e l’altra —. Se l’attesa si dovesse prolungare, stiamo pensando ad una rotazione delle classi in chiesa, un esperiment­o che comunque sta funzionand­o, alla fine ci si adatta».

Molte scuole hanno ordinato i banchi più piccoli «solo» per guadagnare un po’ di spazio in più per muoversi meglio all’interno dell’aula e per favorire il mantenimen­to della distanza di sicurezza tra gli alunni e tra alunni e professori. Per altre, invece, l’arrivo dei piccoli monoposto è determinan­te per tenere i ragazzi in classe e non ricorrere più alla didattica a distanza o a sistemazio­ni di fortuna.

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