Franchincenso, l’oman profuma Torino
Incensum è alla terza edizione, quest’anno si tiene al Museo di Antichità fino a gennaio
«La vita quotidiana in Oman è intrisa di profumi che si amalgamano tra loro: fiori, legni odorosi e resine, erbe aromatiche e spezie. Gelsomino, mirto e basilico profumano i cortili interni delle case e l’acqua di rose viene spruzzata sulle mani degli ospiti come gesto di benvenuto e durante le cerimonie nuziali. Il passaggio di un profumato bruciatore d’incenso all’inizio di una visita e una delicata applicazione di olio essenziale di legno di agar sulle mani degli invitati per salutare è consuetudine in ogni regione del Paese. L’oman è connotato dalla sua fragranza. Oltre a offrire il più pregiato incenso del mondo è anche il luogo del miglior bakhoor che è un incenso miscelato a mano». Una descrizione suggestiva di Jamal almoosawi come lo sono le vie di Incensum, la terza edizione della mostra che Per Fumum organizza in tema di cultura olfattiva e che quest’anno si tiene presso il Museo di Antichità fino al 10 gennaio.
«La vita quotidiana in Oman è intrisa di profumi che si amalgamano tra loro: fiori, legni odorosi e resine, erbe aromatiche e spezie. Gelsomino, mirto e basilico profumano i cortili interni delle case e l’acqua di rose viene spruzzata sulle mani degli ospiti come gesto di benvenuto e durante le cerimonie nuziali. Il passaggio di un profumato bruciatore d’incenso all’inizio di una visita e una delicata applicazione di olio essenziale di legno di agar sulle mani degli invitati per salutare è consuetudine in ogni regione del paese. L’oman è connotato dalla sua fragranza. Oltre a offrire il più pregiato incenso del mondo è anche il luogo del miglior bakhoor che è un incenso miscelato a mano con resine, polvere di fiori e olii aromatici». Una descrizione suggestiva di Jamal al-moosawi come lo sono le vie di Incensum, la terza edizione della mostra che l’associazione Per Fumum organizza in tema di cultura olfattiva e che quest’anno si tiene presso il Museo di Antichità fino al 10 gennaio.
L’idea è nata dalla presidente Roberta Conzato, anche curatrice della parte olfattiva, che del Frankincense omanita si è innamorata nei suoi numerosi viaggi. L’anno passato contattò il Direttore (oggi Segretario Generale) del Museo Nazionale di Mascate che, entusiasta del progetto, doveva intervenire di persona. Nonostante il sopraggiungere del Covid (che ha pesantemente colpito il Sultanato) la presenza dell’oman, che è la fonte ispiratrice dell’esposizione, è palpabile e presagisce future sinergie.
Segretario Jamal al-moosawi, quali connotazioni ha l’incenso in Oman?
«È ampiamente usato nell’aromaterapia delle case e delle moschee, così come nelle cerimonie e nella medicina tradizionale. A livello microeconomico, l’incenso e il bakhoor sono una fonte di sostentamento per le piccole e medie imprese. Sono venduti da artigiane donne nelle loro case, attraverso associazioni femminili e nei suq tradizionali. Il Sultanato sta attribuendo particolare importanza alla diversificazione della sua economia e il turismo culturale è una componente chiave per la crescita economica e il successo futuro dell’oman. La Terra dell’incenso nel Dhofar (dove cresce l’albero di Boswellia Sacra da cui nasce il Franchincenso) è stata promossa negli ultimi anni nell’itinerario culturale del paese, basandosi sull’eredità storica dell’incenso e dei siti a esso associati.
Che significato ha per voi questa collaborazione con
Torino?
«Abbiamo risposto con molto entusiasmo all’invito di Per Fumum perché ciò avrebbe introdotto la cultura del profumo dell’oman e la civiltà della Terra dell’incenso al pubblico italiano in una delle sedi museali più prestigiose d’italia».
Avete in programma altre sinergie con il sistema culturale italiano?
«La nostra è l’istituzione culturale di punta del Sultanato dedicata al patrimonio culturale dell’oman, ne mostra la storia a partire dal primo insediamento umano avvenuto circa tre milioni e mezzo di anni fa. Il Museo Nazionale gode di un rapporto speciale sia con le istituzioni italiane che con gli esperti. Nel 2019 abbiamo tenuto colloqui preliminari con la Fondazione Musei Civici di Venezia in merito a una collaborazione museale, anche per la Biennale. Nello stesso anno abbiamo ospitato una mostra dedicata ai 40 anni di missione archeologica italiana nel Sultanato, nata da un progetto congiunto tra l’ex Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’ambasciata d’italia a Muscat. Conduciamo una serie d’iniziative internazionali per promuovere il nostro patrimonio culturale. Come l’oman Day: una piccola esposizione di oggetti accuratamente selezionati e prestati a breve termine come accadde nel 2018 all’hermitage».
❞ Abbiamo risposto con entusiasmo all’invito per avvicinare la cultura del profumo dell’oman al pubblico italiano
L’appuntamento Incensum è alla terza edizione, quest’anno si tiene al Museo di Antichità fino a gennaio