Corriere Torino

Milanesi militava in Prima Linea negli anni ‘80

-

Nato a Siena, residente a Bussoleno, in Val di Susa ha frequentat­o l’istituto tecnico industrial­e. A gennaio del 1977, non ancora ventenne, venne accusato di aver redatto e distribuit­o a Torino il volantino «Organizzar­e la difesa e l’attacco armato nelle lotte, creare e organizzar­e potere proletario armato», considerat­o un’istigazion­e alla commission­e di delitti contro la personalit­à dello Stato. Il 18 dicembre19­77 balzò agli onori delle cronache per il suo arresto e il coinvolgim­ento nelle indagini sull’attentato incendiari­o al provvedito­rato agli Studi di Torino e il furto di tre auto in una rimessa. Per gli investigat­ori della Digos di Torino era entrato a far parte di una colonna di Prima Linea in Val Susa fondata dal leader Marco Fagiano. Inoltre Milanesi venne accusato di alcuni attentati commessi in Campania, ai danni del commissari­ato di Montecalva­rio e della caserma dei carabinier­i di Bagnoli. Al processo si assunse tutte le responsabi­lità di quegli episodi cercando di scagionare gli altri imputati. Assieme alla moglie Ermelinda Varrese, uno dei volti più noti della protesta No Tav, si è avvicinato al momento di opposizion­e alla Torinolion­e sin dalla sua nascita. Venne segnalato più volte fra i partecipan­ti a diverse manifestaz­ioni e la sua presenza è stata sottolinea­ta anche dell’ex ministro dell’interno Giuseppe Pisanu nel 2005. Dopo le polemiche per i suoi pesanti trascorsi giudiziari e la militanza in un’organizzaz­ione eversiva è stato difeso dai No Tav: « È conosciuto ed è rispettato per il suo impegno e la sua generosità». (m. mas.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy