Il Covid non ferma Eurofork Nuovo impianto e assunzioni
L’ad Traversa: dalle forcole telescopiche agli shuttle per magazzini hi-tech
Tra export in picchiata e produzione in contrazione, c’è anche chi prende il coronavirus in contropiede e riesce a scattare in avanti. È la Eurofork, che ha approfittato del lockdown per trasferirsi da Macello nel nuovo stabilimento di Roletto, appena inaugurato dopo un anno di lavori. Un impianto futuribile, 25mila metri quadri, 10mila coperti, costato 5 milioni di euro, dotato di campo da paddle, palestra, rest room e scrivanie regolabili, con la possibilità di portare all’interno startup e dove un robot all’ingresso accoglie dipendenti e ospiti, ma l’uomo resta al centro del paradigma di Industry 4.0.
«E l’idea è espandersi ancora, fondamentale l’elemento massa critica che ti fa fare economia di scale e ti consente di presentarti bene a chi cerca fornitori strutturati — rivela il ceo Maurizio Traversa —. La ricerca per noi è essenziale, investiamo per crescere e continuare a investire in un loop positivo: dieci anni fa abbiamo iniziato così, fatturavamo 3,6 milioni, quest’anno con il lockdown arriveremo a 23».
Eurofork è specializzata in forcole telescopiche per la movimentazione delle merci, un settore dove i competitor tedeschi sono molto agguerriti. «Ma eravamo troppo piccoli per delocalizzare — spiega l’ad — non corro dietro alla concorrenza, creo il top di gamma in Italia e questo ci ha permesso di crescere nel mondo». Oggi il mercato interno rappresenta il 20% del volume d’affari di Eurofork, il resto è sparso tra Corea, India, Usa, Germania e Cina che rappresenta il primo mercato nel comparto dell’automazione.
La nuova linea è basata sulla lean production, con agevolatori per diminuire i carichi e migliorare l’ergonomia, sono stati introdotti anche gestionali di business intelligence; tanta l’intelligenza artificiale sparsa per la fabbrica: «Inutile fare un mondo dove il robot gestisce il sistema: l’unico che abbiamo è Pepper all’ingresso, che ti fa il checkin».
Addetti alle prese con le forcole telescopiche all’interno del nuovo impianto di Roletto
In piena quarantena Traversa ha traslocato i suoi 84 dipendenti da Macello a Roletto e ha pure trovato il tempo e le risorse di assumerne altri 20 «e senza fare cassa integrazione». Da giugno è iniziato la produzione dello smart shuttle, un sistema a doppia navetta dotato di wi-fi e batteria al litio che consente di automatizzare magazzini alti fino a 44 metri: «Sposta pallet da 1.500 chili con margine di errore di un millimetro e riceve ordini da remoto». In parallelo continua l’assemblaggio dei macchinari per il ricambio di batterie di auto elettriche dedicati al mercato del Far East: «I cinesi stimano che del 60% degli spostamenti cittadini, il 21% sia effettuato con auto di servizio — ricorda Traversa — per cui è più comodo sostituire le batterie che lasciare le vetture in carica-. Ci affacciamo all’automotive, che non è il nostro settore: le linee di crescita sono due, innovazione e trasferimento tecnologico giocando sull’esperienza per entrare in mercati dove altri prima non c’erano».
Il cigno nero del Covid-19 ha stravolto l’economia e le dinamiche a cui gli imprenditori erano avvezzi. «Chiaro, ha cambiato dinamiche e abitudini e nel fare questo investimento non ci ho dormito la notte — confida Traveras —, il problema era capire se eravamo sulla strada giusta per il mondo post-coronavirus, il lockdown ha eliminato tante possibilità di business, ma su quelle che rimangono hai meno possibilità di sbagliare».
Eurofork presenterà la nuova fabbrica il 23 settembre alla presenza dell’unione Industriale e del rettore Guido Saracco.
● Maurizio Traversa, 52 anni amministratore delegato di Eurofork
● L’azienda ha appena trasferito il quartier generale da Macello a Roletto
Con il lockdown «Perse tante possibilità di business, ma su quelle rimaste puoi fare meno errori»
● È specializzate in forcole telescopiche e conta 84 dipendenti