Guida galattica per extraterrestri
Fino a domenica il Mufant ospita «Loving the Alien Fest»: incontri, proiezioni, concerti e una mostra per i 25 ani di Sailor Moon in Italia
Immaginate che un disco volante decida di atterrare a Torino Nord. E che dalla sua pancia fuoriesca una masnada di supereroine dai poteri magici, alieni xenomorfi e squinternati robot, che vogliono trascorrere un weekend dalle parti di Corso Grosseto. Più o meno è quanto accadrà tra stasera e domenica alla «Loving the Alien Fest», la prima edizione del festival della fantascienza e del fantastico organizzato dal Mufant di via Reiss Romoli nel giardino di fronte al museo (dove, tra una statua e l’altra, sta nascendo il «Parco del Fantastico»).
Sailor Moon, Wonder Woman e le altre
La madrina del festival è una ragazzina di 14 anni che sembra uscita da un cartone animato giapponese. Anzi, viene proprio da lì: Sailor Moon. A lei sono dedicate la locandina con vista Mole, la mostra per festeggiare i 25 anni dall’arrivo in Italia, che si inaugura domani alle 10 al Mufant (300 pezzi tra giocattoli, riviste, merchandise; aperta fino al 10 gennaio) e un’altra manciata di appuntamenti in cui si indagheranno le tante sfumature del personaggio (compreso il ruolo come icona del mondo lgbt). Ospite d’onore sarà Elisabetta Spinelli, storica voce italiana della «guerriera dell’amore e della giustizia», protagonista domani di un incontro alle 18 e di uno spettacolo alle 20 (alla Cascina Fossata). Sailor Moon non sarà l’unica supereoina a «Loving the Alien». Domani alle 10.30 c’è un’incontro sul rapporto tra donne e fantastico con le scrittrici Giuliana Misserville ed Eleonora Federici, mentre alle 12.15 viene inaugurata la statua di Wonder Woman nel parco (domenica alle 13 toccherà a quella di Alien).
Ufo Robot! Ufo Robot!
Per chi è stato bambino tra gli anni Settanta e Ottanta, è praticamente impossibile non conoscere la sigla di «Ufo Robot Goldrake»: bastava una strofa per trasformarti in un razzo missile con circuiti di mille valvole. Domenica sarà a Torino l’autore della musica di quel brano, oltre che di tante altre famosissime sigle (da «Capitan Harlock» alla «Na-no Na-no» del telefilm Mork & Mindy). Il suo nome è Vince Tempera. Proprio lui, il direttore d’orchestra presentato infinite volte da Pippo Baudo al Festival di Sanremo («dirige il maestro Vince Tempera»), nonché pianista di fiducia di Francesco Guccini. Tempera sarà chiamato a un’intervista/concerto, domenica alle 14.15: tra aneddoti e spartiti di una carriera davvero spaziale, che nel 2003 è passata pure da «Kill Bill» di Quentin Tarantino (che scelse un suo vecchio brano, composto per «Sette note in nero» di Lucio Fulci). Ampie razioni di sigle di cartoni animati sono previste anche al concerto dei Cavalieri di Zara, domani alle 18.45.
Torino nel 2073 sarà bellissima
Il big della letteratura, il festival se lo gioca in anteprima su Facebook. Stasera alle 20.30 sull’account social del Mufant è atteso Valerio Evangelisti, il creatore dell’inquisitore Nicolas Eymerich, impegnato in un dialogo «sull’incontro con l’altro, tra letteratura fantastica e mondo reale» con lo studioso Nico Gallo. In un programma che sprizza racconti, saggi e romanzi a ogni ora, tra tavole rotonde su grandi maestri (J.G. Ballard) e presentazioni di nuove uscite (tra cui «Doll Syndrome» del castellamontese Andrea Cavaletto), spiccano altri due appuntamenti: l’incontro
Gli appuntamenti sono a ingresso libero, tranne il biglietto per il museo e la mostra
con Franco Forte, editor di «Urania», la collana di tascabili che in Italia è praticamente sinonimo di fantascienza (domani alle 12.30), e quello dedicato a «Nel 2073, sogno d’uno stravagante», davvero stravagante opera scritta nel 1873 dall’astigiano Agostino Della Sala Spada, in cui si immagina un viaggio nel tempo nella Torino di due secoli dopo: una città luminosa e bellissima. Ristampato da TAB Edizioni, il libro sarà raccontato dai due direttori del museo, Silvia Casolari e Davide Monopoli, domenica alle 12.15.
Zona Horror
Quando scende il buio in sala, la fantascienza sfuma nell’horror. Sono quasi tutti a tinte fosche gli appuntamenti del festival dedicati alla settima arte. Con la robusta collaborazione di autori del territorio: si parlerà di «Zona 3», film del 2006 del collegnese Roberto Loiacono (domani alle 12.30), di «Ancora pochi passi», fresca novità del videomaker torinese Pupi Oggiano (domani alle 15.45) e di «The Darkest Night» (proiettato domenica alle 16.30), mediometraggio diretto negli anni ‘90 dal giornalista e scrittore ovadese Stefano Priarone. Domenica alle 18.15 ci sarà invece un focus sui rapporti tra immaginario gotico e televisione, con la partecipazione del direttore del Tohorror Fantastic Film Fest Max Supporta e dello studioso Franco Pezzini. Il programma completo – che prevede anche spazi dedicati al fumetto, all’illustrazione e convegni su media, identità di genere e rigenerazione urbana – è disponibile sul sito www.mufant.it. Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero, tranne il biglietto per il museo e la mostra su Sailor Moon (12 euro, capienza massima 60 persone).