Torinese
Il torinese gioca con grande generosità, ma il norvegese è solidissimo e vince 6-3-6-4
34 del ranking mondiale e giovane promessa della racchetta. Durante il secondo turno degli Internazionali d’italia, un rovescio scagliato contro la rete ha deciso il match. «Gioco qui da tre anni e non ho mai vinto nemmeno un set» ha detto sarcastico Sonny al suo coach Gipo Arbino riferendosi alla Grandstand Arena. Oltre alla scaramanzia percepita, un doppio fallo sul 3 pari e 30 pari nel primo set, alcuni dritti lungolinea usciti di niente ma quanto bastava per perdere il punto e un avversario che ha giocato una partita perfetta, senza sbavature, hanno deciso la partita. Nonostante gli ace, il cuore ad ogni quindici, le rincorse, le discese a rete, le smorzate vincenti del tennista torinese, numero 46 in classifica.
Finisce dunque nei sedicesimi di finale il torneo di singolare di Sonego al Foro italico. Per fortuna, però, non avrà troppo tempo per pensare a quello che è andato storto, cosa avrebbe potuto fare e non 2019 nel ha fatto. Oggi pomeriggio, infatti, alle 14,30 il venticinquenne dello Sporting scenderà di nuovo in campo, questa volta in doppio con il suo socio Andrea Vavassori (anche lui piemontese, di Pinerolo) per giocarsi i quarti di finale e un posto in semifinale. Dall’altra parte della rete incontreranno gli australiani John Peers e Michael Venus, due doppisti esperti, entrambi tra i primi 30 al mondo in questa specialità. È il bello dello sport: giochi, lotti come un matto, sudi, perdi, ti arrabbi, e poi ricominci ogni volta da capo.
Alle 14,30 di nuovo in campo, questa volta in doppio con il suo socio Andrea Vavassori