Un ospite sotto canestro Cusin, esperienza e muscoli «La Reale ha tutto per la A»
«Mi allenavo solo e sotto il sole, Cavina mi ha detto sì: eccomi»
so (ex di Pms), così mi sono chiesto: perché non chiedere a Basket Torino di allenarmi assieme a loro? Ne ho parlato con Demis Cavina che avevo avuto come allenatore… Ed eccomi qui», ha raccontato semplicemente Cusin. E il coach puntualmente conferma: «È stato un mio giocatore nel lontano... 2007 a Fabriano. Era un ventenne agli inizi, devo dire che ha mantenuto la stessa passione per la pallacanestro e pur avendo fatto passi importanti in carriera ha sempre lo stesso atteggiamento. È molto positivo e in questo ci dà una grossa mano per l’intensità degli allenamenti oltre che per l’esperienza che può portare, anche dal punto di vista umano».
Renato Nicolai spiega: «Abbiamo accolto Marco con grande piacere, d’intesa con il coach Cavina. Questo significa che formalmente fa parte del nostro gruppo a tutti gli effetti». Il regolamento prevederebbe che – anche da aggregato – possa giocare in Supercoppa (primo match il prossimo 11 ottobre a Tortona). «Sono valutazioni che farà l’allenatore – aggiunge Nicolai –, non tanto sul piano tecnico quanto dal punto di vista degli equilibri psicologici. Abbiamo formato un roster tenendo conto di ogni aspetto, in ogni ruolo. Chiaramente aggiungere un giocatore importante come Cusin comporterebbe qualche valutazione in più». Ma tutto può
Marco Cusin, 35 anni, ha vestito la maglia dell’auxilium in quella che è stata l’ultima stagione di Torino in A. Il friulano ora abita in città, nel quartiere Crocetta, anche per questo resterebbe volentieri con la Reale succedere sul percorso che porta alla nuova serie A2. Marco non nasconde che rientrare dalla porta gialloblù della Reale Mutua gli darebbe grande entusiasmo ma per ora pensa solo ad allenarsi: «Non ho deciso nulla e per ora non mi aspetto nulla, sono qui per allenarmi e dare una mano a questo gruppo che ho trovato molto compatto e unito. Più avanti vedremo». In realtà ne ha parlato anche con l’amico Peppe Poeta: «Ci sentiamo spesso. Con lui c’era anche la possibilità di giocare assieme a Cremona, ci sono stati alcuni discorsi ma poi non se n’è fatto più nulla».
E per adesso Cusin è il referente migliore a cui chiedere un parere sul potenziale della Reale Mutua in prospettiva: lui che, suo malgrado, ha vissuto in prima fila l’ultima fase dell’auxilium. «Da quello che avevo sentito dire – risponde – e da quanto ho potuto vedere, si tratta di una società molto organizzata che ha tutto il potenziale per salire in serie A e per tornare ai livelli di basket più adeguati per la città. Non manca niente». Cusin ne sarebbe felice anche per il legame che ha stabilito con Torino, dove ha scelto di abitare – in zona Crocetta - assieme alla moglie Francesca.