Corriere Torino

Le Marittime su due ruote tra vie militari e il Marguaires

Pedalando sulla Ciclovia del Duca, dieci chilometri per salire a 1.989 metri attraverso una zona carsica e un paesaggio lunare Salite dure ma possibili verso la Via del Sale

- Giulio Masperi

Pietre e sentieri che s’inerpicano sulle montagne custodisco­no la traccia della storia. E ripristina­re un antico percorso, fagocitato negli anni dalla vegetazion­e, può essere al contempo un progetto turistico e di tutela ambientale, e una forma di rilettura del passato.

Così, per un’offerta turistica declinata tra sport, cultura e tradizioni, è nato il recente intervento sulla Ciclovia del Duca, rinnovata e ora adatta all’escursioni­smo in mountain bike.

Nel basso Cuneese una via che sale attraverso i panorami del Parco del Marguareis, cuore delle Alpi Marittime. La Ciclovia del Duca torna a brillare grazie ai recenti interventi. Una nuova opportunit­à per i biker: scoprire l’antica carrarecci­a, già nota come Strada militare 194 (dalla Certosa di Pesio al Colle della Boaria), nodo strategico di confine tra Italia e Francia, che tra il 1940 e il 1941 venne costruita con fatica dagli uomini del Genio di Cuneo.

«Siamo a buon punto con un lavoro di rivalutazi­one complessiv­a dell’antico percorso – racconta Jean-claude Ellena, accompagna­tore cicloturis­tico della Regione Piemonte –. La Ciclovia del Duca porta verso il passo omonimo (a 1.989 metri), un tour di 10 chilometri con circa 1.000 metri di dislivello attraverso il Pian delle Gorre e la Conca delle Carsene: l’ultimo tratto è un paesaggio lunare tipico della zona carsica».

Il progetto, però, non è ancora ultimato: entro un paio d’anni atteso il ripristino definitivo di altri 3-4 chilometri fino alla Capanna Speleologi­ca Morgantini (2.237 metri), dove una pista di servizio verso il Rifugio Don Barbera permette di completare il collegamen­to con la famosa Via del Sale; oppure in alternativ­a si può ripercorre l’antico tracciato militare fino al Colle della Boaria.

Nuove opportunit­à nell’area del Parco naturale del Marguareis – dominato dalla Punta omonima che tocca i 2.651 metri – che include parte della Valle Pesio e dell’alta Valle del Tanaro. Al suo interno un tracciato, tra i più noti del Piemonte, quello de «La Route del Marguareis», evento cicloturis­tico non competitiv­o che unisce la Ciclovia del Duca e parte dell’alta Via del Sale con due opzioni: una di complessiv­i 60 chilometri (fino a La Brigue), l’altra di 69 chilometri (arrivo a Tenda, entrambi in territorio francese) e un dislivello di 2 mila metri.

Come organizzar­e un giro in mountain bike sulla Via del Duca? Il percorso è impegnativ­o (una decina di chilometri e un migliaio di metri di dislivello sino al Passo del Duca), ma non troppo ostico sul piano tecnico. In sella a una mtb da enduro, con ampie escursioni (forcella anteriore ed ammortizza­tore centrale), l’esperienza si vive al meglio; utilizzand­o una e-bike il tour è alla portata (quasi) di tutti.

La partenza è da Chiusa di Pesio, pedalando su strada secondaria nella valle omonima e superando le frazioni di Vigna e di San Bartolomeo fino alla Certosa di Pesio, gioiello d’arte sacra fondato nel 1173 da un primo nucleo di monaci, dove ammirare il chiostro rinascimen­tale. Qui parte l’ex strada militare. Lo scenario vira verso un classico ambiente alpino transitand­o per il Rifugio del Pian delle Gorre (1.032 metri). Oltre il pianoro la rotabile conduce alle spettacola­ri Cascate del Saut. Gli interventi sull’ex strada militare facilitano la pedalata: il fondo è compatto e il tracciato ampio. La via porta al Gias degli Arpi e più oltre al Colle del Prel: qui lo sguardo tocca le guglie del Passo del Duca, dove si giunge, nell’ultimo tratto, spingendo a mano la bici.

«La Via del Duca fu prima un collegamen­to commercial­e verso la Liguria, poi una strada militare – prosegue Ellena –: oggi è adatta a tutti i biker che amano l’off-road in montagna. Pochi i tratti in discesa molto tecnici e quelli in cui si deve fare del portage. E per chi ha “gamba” e tempo, il viaggio può continuare fino alla Via del Sale per raggiunger­e la Liguria tramite Tenda oppure La Brigue». Così il viaggio può proseguire, unendo le due antiche strade militari ai biker si offre un percorso lungo e più impegnativ­o da provare nell’arco di un fine settimana.

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