«Tagli dolorosi ma il bilancio è in pareggio»
«Nonostante le difficoltà, possiamo immaginare di chiudere il bilancio dell’anno 2020 in pareggio». Lo ha affermato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, durante l’audizione di ieri in Commissione Cultura del Comune di Torino. «Si tratta di un risultato piuttosto significativo — ha aggiunto —, la situazione è sotto controllo anche per i concetti di buona amministrazione del museo». L’ente, stando a quanto rilevato dai vertici della Fondazione Prolo e dai revisori dei conti, ha ridotto l’esposizione bancaria da 4,2 a 1,1 milioni di euro. «Il 2021 — ha proseguito il presidente — rappresenta un punto di criticità per tutti e abbiamo fatto tutte le domande possibili sui vari Dpcm per raccogliere i contributi che ci consentano di affrontarlo con maggiore tranquillità. Certo, sono stati effettuati tagli molto dolorosi». Ad esempio al budget del Torino Film Festival, ridotto di circa un quarto, per una cifra che arriverebbe a 500 mila euro, il che sta mettendo in difficoltà la macchina organizzativa della manifestazione, la cui nuova formula sarà resa nota la prossima settimana. «Avevamo creato un programma di eventi — ha ribadito Ghigo — che avrebbero attirato molto l’attenzione sulla nostra città e abbiamo dovuto ridimensionarli (ad esempio gli eventi di Torino Città del cinema 2020, ndr), con l’idea di tenere in piedi i festival». Cinemambiente e Lovers si terranno in versioni più ridotte. «Abbiamo cercato di aprire il Cinema Massimo il prima possibile — ha concluso il presidente — ed è stato un successo. Così come il progetto di videomapping sulla Mole, primo passo per un museo innovativo e attento al post-cinema».