Corriere Torino

Walter Curreli giornalist­a e poeta che fu anche premiato da Pertini

- Di Floriana Rullo

«Ho attraversa­to il mondo dei sogni calzando le scarpe della speranza». Walter Curreli, giornalist­a, poeta, saggista descriveva così la sua vita. Aveva 87 anni e aveva scelto di vivere tra i boschi di Alpette, in alto Canavese. «Purtroppo sono stato aggredito dalla bestia e dovrò partire, ma a tutti voi amici rimane il mio addio affettuoso, pensatemi ogni tanto». E’ stato lui stesso a voler scrivere il suo ultimo saluto agli amici più cari. Lo ha fatto con la consapevol­ezza e il coraggio che lo ha contraddis­tinto per tutta la sua esistenza. Lui che della sua malattia parlava apertament­e, senza paura. «Ho vissuto il coprifuoco nel 1943 – diceva ironicamen­te -. Che cosa altro deve succedere?». Nato a Torino il 28 marzo del 1933, Walter viveva da una ventina d’anni ad Alpette con la moglie Silvia Seren Rosso. Ex giornalist­a, poeta e scrittore era ben voluto da tutti ed in paese era stimato. Amante della storia del territorio e della lingua piemontese era una memoria storica del tempo passato. Esperienze che ha messo nero su bianco pubblicand­o per l’editore Gastaldi nel 1970 l’opera prima «Cose nostre tre», per l’approdo un volume di poesie piemontesi titolato «Dentro di noi la nebbia», per la casa editrice Priuli e Verlucca i due volumi di saggi «Piemonte passato prossimo» e i volumi di poesie piemontesi: «Mi ti perchè», «Mi sol sensa perché», «Ciav ed veder» e «Mila carcaveje».ha collaborat­o a lungo con la Gazzetta del Popolo e nei vari riconoscim­enti ricevuti vanta il premio speciale del Presidente della Repubblica Pertini di cui andava fiero e orgoglioso. Nel suo palmares anche numerosi altri riconoscim­enti. Dal città di Modica al cittò di Orte, al Terni, a Milano Lions e ancora Ivrea, Palermo oltre a svariate citazioni. Alcune sue poesie e suoi racconti in italiano e piemontese sono reperibili online sul blog a lui dedicato (waltercurr­eli.blogspot.com). «Ci mancherai Walter, ma le tue parole rimarranno sempre in noi», hanno scritto sul suo profilo facebook gli amici di Alpette ricordando­lo con una sua poesia.

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