«Una sola via: il gioco»
«Con Andrea, la “visione” continua. Giampaolo è una rivoluzione? La storia granata non è solo grinta e cattiveria. Penso a Valentino, Meroni, Sala, Pecci, Pulici...» Adani: «Pirlo, nessuna rottura rispetto a Sarri Toro, scelta affascinante»
«Mi affascina molto la scelta di Giampaolo sulla panchina del Toro, mentre la Juve con Pirlo dimostra di voler dare continuità a un certo tipo di discorso». Lele Adani è oggi uno degli opinionisti più preparati e apprezzati dal popolo del calcio in generale e dagli addetti ai lavori in particolare.
Lele Adani, rischia molto la Juve con Pirlo in panchina?
«Ripeto, la “visione” continua. Questa scelta non è una rottura nei confronti dell’esperienza di Sarri, è un tentativo di completare il percorso. Dietro l’ingaggio di Pirlo c’è un’idea precisa, una visione appunto. Si tratta sicuramente di una sfida audace, ma si va avanti in quel senso».
Dunque, sta con Agnelli.
«Sicuro, è una sfida per grandi menti, e Agnelli è l’uomo giusto, più adatto per certe cose. La Juve vuole recuperare il gap a livello di gioco con il calcio europeo, e in campo internazionale
vince chi propone, chi gioca a calcio, chi fa la partita».
Dzeko o Suarez?
«Adoro Suarez, ma credo che Dzeko sia perfetto per esaltare le doti degli attaccanti già in rosa. Edin vive in proprio, fa reparto e gol, ma allo stesso tempo sa adattarsi a chi gli gira attorno. È unico, un regista avanzato. Garantisce ancora 50 gare a stagione di alto livello. E alla Juve giocherebbe con maggiore leggerezza: nella Roma è sempre stato anche un parafulmine, a Torino potrebbe pensare anche a divertirsi di più con tanti campioni in squadra».
E là dietro Pirlo sembra aver recuperato il miglior Chiellini.
«Se avessi la possibilità di portare il più forte difensore nella mia teorica squadra, i primi che andrei a cercare sarebbero per esempio i vari Koulibaly, Van Dijk, Sergio Ramos e Varane.
Giorgione non rientrerebbe nelle prime 4-5 scelte. Questo sulla carta però, perché il capitano della Juve ha la capacità di salire di livello, di diventare il numero uno con l’anima, l’atteggiamento, il carisma. Nelle prestazioni non lo supera nessuno. Contagia tutti con il suo atteggiamento, si fa fatica a trovare uno che rende più di lui quando i giochi si fanno seri».
Capitolo Toro: che segnale è la conferma di Belotti e Sirigu?
«Rappresentano le fondamenta del Toro, sono le radici. E anche quando hai deciso di rivoluzionare concetto e filosofia del tuo calcio, hai bisogno di fondamenta solide».
Con Giampaolo cambia in effetti molto.
«Mi affascina la scelta di Cairo. E non sono d’accordo con chi parla di rivoluzione rispetto alla storia granata. Foga, cattiveria, lotta e passione per la maglia rappresentano solo una parte della tradizione di questo club».
Cioé?
«Il Toro è stato tanto altro negli anni. Non vado indietro fino a Valentino Mazzola e a quella magnifica squadra, mi basta ricordare giocatori come Meroni, Zaccarelli, Claudio Sala, Pecci, Dossena, Lentini e tanti altri. Senza dimenticare Graziani e Pulici, attaccanti che sarebbero modernissimi anche oggi. Insomma, il Toro è stato sì un simbolo di carattere e fierezza, ma allo stesso tempo ha prodotto talento, gioco e bellezza».
Dunque, con Giampaolo...
«Il Toro deve ritrovare qualità nel gioco. Milan a parte - avventura finita male non certo per colpe esclusivamente del tecnico -, Marco ha sempre ottenuto risultati importanti attraverso il gioco. Dal suo Empoli sono usciti Paredes e Zielinski, nella Samp ha costruito Torreira e completato Bruno Fernandes. Ama i piedi buoni e pensa in grande».
Il popolo granata, fra le altre cose, sogna derby più equilibrati.
«La Juve è una grandissima squadra, non puoi allora pensare di crearle problemi stando lì, ad aspettare un episodio. Hanno troppa qualità. L’atalanta ha aperto una strada: è solo col gioco, l’organizzazione e l’intensità che puoi pensare di far male ai campioni. Se attacchi e inventi qualcosa, puoi cambiare la storia. Se non giochi, perdi di sicuro contro certi avversari. In questo senso, Giampaolo è una garanzia per il Toro».