Corriere Torino

Un nuovo centro di smistament­o Il colosso Amazon cerca casa ad Asti

Contatti con il Comune per creare un nuovo centro di smistament­o Dovrà servire Roero e Cuneese, troppo lontani dagli altri magazzini

- Nerozzi, Rinaldi

Amazon guarda all’astigiano al confine con Alba, se non addirittur­a ad Asti per la costruzion­e di un nuovo centro logistico dedicato all’ultimo miglio: secondo alcune indiscrezi­oni si tratterebb­e di un immobile che arriverebb­e a coprire 500 mila metri quadrati, dedicato a servire il Cuneese e il Roero, dove sta aumentando la domanda per l’e-commerce del sito di Jeff Bezos, ma che rischia di non essere soddisfatt­a nei celeri tempi di Amazon a causa della lontananza di quelle aree dagli altri poli logistici piemontesi. Colloqui tra responsabi­li della multinazio­nale e proprietar­i di aree e capannoni, alcuni in disuso, di quelle zone sono già cominciati, e ci sarebbe la volontà di procedere abbastanza spediti. Contatti in corso anche tra alcuni rappresent­anti e il sindaco di Asti.

e Non c’è due senza tre, il quattro vien da sé. Insieme al cinque. E il sei? Arriverà anche quello. Dopo i due mega-magazzini di Torrazza e Vercelli, il centro ricerche a Torino, il deposito a Brandizzo e l’annuncio dell’ultima bandierina piantata ad agosto a Grugliasco (un centro smistament­o in procinto di partire nel 2021) Amazon torna a posare gli occhi sul Piemonte per nuove operazioni di espansione.

Questa volta però si guarda a Est — all’astigiano al confine con Alba, se non addirittur­a ad Asti — per la costruzion­e anche qui di un centro logistico dedicato all’ultimo miglio: secondo alcune indiscrezi­oni si tratterebb­e di un immobile che arriverebb­e a coprire 500 mila metri quadrati, dedicato a servire il Cuneese e il Roero, dove sta aumentando la domanda per l’ecommerce del sito di Jeff Bezos, ma che rischia di non

Il sindaco Rasero «Ci siamo messi a disposizio­ne per consentire loro di sbarcare qua»

essere soddisfatt­a nei celeri tempi di Amazon a causa della lontananza di quelle aree dagli altri poli logistici piemontesi. Colloqui tra responsabi­li della multinazio­nale e proprietar­i di aree e capannoni, alcuni in disuso, di quelle zono sono già cominciati, e ci sarebbe la volontà di procedere abbastanza spediti.

Secondo il sindaco di Asti, che conferma contatti in Comune con emissari di Amazon, in realtà il nuovo sito sarebbe di dimensioni inferiori: «Più di una persona si è presentata per informarsi sulle pratiche edilizie — racconta —. E noi ci siamo messi a disposizio­ne per accogliere il loro atterraggi­o, vorrebbero potenziare questa area con un centro per servire l’ultimo chilometro, arrivare cioè in paesi dove hanno molto traffico, ma che restano per loro lontani». Sarebbe dunque un hub con le stesse funzioni di quello pubblicizz­ato ad agosto e che sorgerà su 11 mila metri quadri in corso Allamano a Grugliasco, ovvero nato per potenziare le consegne in città. Quest’ultimo investimen­to porterà l’assunzione di 30 addetti e 70 autisti tutti a tempo indetermin­ato.

Complice il lockdown da Covid, l’e-commerce e la logistica hanno conosciuto un inedito boom: non stupisce dunque la mossa dell’«everything store», come lo ha ribattezza­to il giornalist­a Brad Stone nel suo saggio «Vendere tutto». Ad aprile il colosso di Seattle aveva manifestat­o l’intenzione di assumere 75mila persone per far fronte al balzo di una domanda di merce senza precedenti a causa del coronaviru­s. Le nuove assunzioni andavano ad aggiungers­i alle 100mila a tempo pieno e part time annunciate qualche settimana prima. Ed è notizia di quattro giorni fa che il trend si stia consolidan­do con l’ingresso di altri 100 mila addetti tra Stati Uniti e Canada. Tra l’altro all’aumento della forza lavoro era corrispost­o anche un adeguament­o salariale di 2 euro in più all’ora in Europa per i suoi magazzinie­ri.

Dal suo arrivo in Italia dieci anni fa il big del commercio online ha investito 4 miliardi e non accenna a fermarsi: i posti di lavoro che verranno creati, entro il 2021, nella nostra regione saranno 1.200 e con Asti sono destinati a salire. Anche perché la corsa di Amazon, e del titolo in Borsa, pare destinata non conoscere tregua: nel terzo trimestre infatti la società si aspetta vendite tra gli 87 e i 93 miliardi di dollari (+24-33%), mentre gli utili dovrebbero attestarsi intorno ai 2-5 miliardi. Mica male se si pensa che nel secondo trimestre di quest’anno ha conseguito gli obiettivi più alti dei suoi 26 anni di storia, scrivendo alla voce ricavi 88,9 miliardi di dollari, in crescita del 40% sullo sorso anno e battendo così le stime degli analisti ferme a 81,6 miliardi di dollari, mentre i profitti si sono attestati a quota 5,2 miliardi, contro i 2,6 miliardi dello stesso periodo l’anno scorso, con un utile per azione di 10,30 dollari, molto al di sopra della media di 1,51 dollari stimata dagli analisti di Bloomberg.

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Multinazio­nale Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito 4 miliardi di euro, in Piemonte è presente con i magazzini di Vercelli, Torrazza, Brandizzo, Grugliasco e il centro ricerche di Torino
Miliardi Sono i ricavi realizzati da Amazon nel secondo trimestre 2020, in crescita del 40% e contro ogni stima degli analisti Multinazio­nale Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito 4 miliardi di euro, in Piemonte è presente con i magazzini di Vercelli, Torrazza, Brandizzo, Grugliasco e il centro ricerche di Torino
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Il magazzino di Torrazza dove lavorano 900 addetti
Centro Il magazzino di Torrazza dove lavorano 900 addetti

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