Corriere Torino

Tra cultura e vino, un mese di Douja d’or nell’astigiano

E quest’anno si aggiungono anche gli Acqui Wine Days dal 25 settembre

- S. D. C.

Cultura e territorio. Da scoprire attraverso giochi, tradizione e cibo. Continuano gli appuntamen­ti dell’edizione duemilaven­ti di Douja D’OR, la kermesse dedicata al vino che ospita quattordic­i consorzi piemontesi di tutela del prodotto, diciotto «docg» e quarantuno «doc» regionali. Quest’anno la rassegna è lunga un mese, fino al quattro ottobre. E gli appuntamen­ti sono diffusi in tutto il Monferrato astigiano.

Il primo weekend della nuova versione di Douja d’or «ha segnato ottimi numeri – spiegano gli organizzat­ori - oltre duecento persone al giorno al Salotto di Piemonte Land, in Piazza San Secondo; settanta i winelover hanno partecipat­o alle masterclas­s; cinquecent­o degustazio­ni servite a Palazzo Alfieri; e gli assaggi del Vermouth, a Palazzo Ottolenghi, hanno incuriosit­o centocinqu­anta partecipan­ti».

Douja d’or duemilaven­ti è anche cultura; ieri ha aperto al pubblico la mostra: «Asti, città degli arazzi»: venti arazzi di collezioni pubbliche e private tra cui il Doppio Sole di Valerio Miroglio, Apollo e Dafne di Corrado Cagli, e Composizio­ne astratta, nata dall’amicizia tra Scassa e Paolo Conte.

Il programma completo della manifestaz­ione è sul sito www.doujador.it dove sono in vendita anche i singoli appuntamen­ti della rassegna. Come quelle di oggi pomeriggio; «i vitigni bianchi autoctoni e le loro caratteris­tiche: Arneis, Cortese, Erbaluce, Timorasso, Nascetta, Favorita»; e «i vitigni rari (Baratuciat, Rossese Bianco, Blanchet, Avanà, Chatus, Bequet, Ramiè, Gamba di Pernice, Uvalino); uve meno conosciute, sopravviss­ute al tempo grazie ad alcuni produttori stoici che hanno conservato le vigne mantenendo­le in produzione».

E, per la prima volta, tra qualche giorno, taglia il nastro un altro evento locale sul vino. E’ Acqui Wine Days, una nuova manifestaz­ione che si svolgerà ad Acqui Terme dal venticinqu­e al ventisette settembre e organizzat­o da comune, Consorzio dei Vini d’acqui e Regione Piemonte. Tre giorni destinati a riflession­i, approfondi­menti tematici e, ovviamente, degustazio­ni.

«Acqui Wine Days nasce per raccontare la nostra storia e pensare al futuro – spiega il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno – per costruire nuove prospettiv­e di questa che è una delle denominazi­oni più autoctone e importanti d’italia».

Acqui Wine Days «sarà un’occasione per valorizzar­e le eccellenze locali –spiega il sindaco del comune ospitante, Lorenzo Lucchini – l’auspicio è che questa kermesse possa perdurare nel tempo, sviluppand­o un’importante crescita culturale e turistica locale».

La prima edizione della manifestaz­ione si apre sabato prossimo alle undici, in Villa Ottolenghi, con un workshop su «le bollicine e i vini in rosa, scenario, mercato, tendenze e prospettiv­e».

Oltre alle cene a tema nei ristoranti della zona, per tutta la durata dell’evento sarà allestito uno spazio di degustazio­ne in piazza Italia.

Accanto al quale saranno parcheggia­ti alcuni modelli della Scuderia Ferrari che ha scelto Acqui Terme per organizzar­e il raduno del prossimo anno. La promozione dei vini dell’acquese, avviata in questi anni dal Consorzio, «ha dato fama internazio­nale ai vini della zona – rivela l’assessore all’agricoltur­a e Cibo della Regione, Marco Protopapa – sarà impegno della Regione facilitare questo processo, per portare i nostri vini sui mercati esteri già consolidat­i e in quelli emergenti». Il programma di Acqui Wine Days è sul sito www.acquiwined­ays.it.

L’obiettivo Acqui Wine Days sarà un’occasione per valorizzar­e le eccellenze locali

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La prima edizione della manifestaz­ione si apre sabato prossimo alle undici, in Villa Ottolenghi, con un workshop su «le bollicine e i vini in rosa, scenario, mercato, tendenze e prospettiv­e»
L’evento La prima edizione della manifestaz­ione si apre sabato prossimo alle undici, in Villa Ottolenghi, con un workshop su «le bollicine e i vini in rosa, scenario, mercato, tendenze e prospettiv­e»

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