Corriere Torino

Longo Borghini, un podio che sa di mondiale

La ciclista piemontese chiude il Giro al terzo posto: «Ora a Imola per giocarcela»

- Timothy Ormezzano

Elisa Longo Borghini ha realizzato il proprio personalis­simo triplete al Giro, un risultato molto benauguran­te in vista degli imminenti Mondiali. La sua prima maglia rosa, conquistat­a nella cronosquad­re iniziale. La sua prima vittoria di tappa, venerdì nella frazione da Castelnuov­o della Daunia a San Marco La Catola, con una fenomenale azione nella salita conclusiva. E infine il suo secondo meritatiss­imo podio nella classifica generale, dopo quello ottenuto nel 2017. La vittoria finale è andata all’olandese Anna Van Der Breggen (Boels Dolmans), al terzo trionfo personale nella corsa rosa, con 1’14” di vantaggio sulla polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM) e 2’20” su Elisa Longo Borghini (Trek-segafredo). Assente assolutame­nte giustifica­ta la «cannibale» olandese Annemiek van Vleuten, l’ex leader della corsa che giovedì si è fratturata il polso in seguito a una caduta nei pressi del traguardo.

«Sono molto contenta del piazzament­o finale, questo terzo posto era sicurament­e inaspettat­o dopo la mia debacle del secondo giorno, quando ho patito una crisi di caldo», sorride la verbanese di 28 anni, l’azzurra più applaudita del Giro Rosa, nove giorni tra Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia. Ieri il gran finale a Motta Montecorvi­no, a una decina di chilometri da Volturara Appula, il paese dove è nato il premier Giuseppe Conte. Una tappa molto impegnativ­a (vinta dalla francese della FDJ Evita Muzic), che avrebbe potuto riscrivere l’ordine di arrivo, se la squadra della leader Van Der Breggen non l’avesse scortata e protetta da tutto e tutte.

Insomma, se ancora ce n’era bisogno la fenomenale ciclista piemontese ha confermato di essere l’azzurra di gran lunga più forte. E quindi l’alfiere della squadra che venerdì affronterà la prova in linea dei Mondiali di Imola. «Spero di recuperare in fretta e di presentarm­i in forma al via della corsa iridata — prosegue Longo Borghini, che nel palmarès ha medaglie mondiali, europee e olimpiche —. Il percorso si addice alle mie caratteris­tiche, ma anche a quelle di Anna Van Der Breggen. L’olanda sarà la nazionale-faro. Van Vleuten proverà a esserci, nonostante la frattura del posto. Ad ogni modo, noi faremo di tutto per giocarcela».

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Prima Elisa Longo Borghini sul traguardo di San Marco

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