«Sotto i portici con Giacomo parlando di Proust»
«Ho scelto di fare la prima presentazione a Torino perché è stata una città molto importante nella vita dei miei due protagonisti. Qui, Giacomo Debenedetti e Renata Orengo si sono formati e hanno vissuto gli anni più felici. è qui che, in una serata al Teatro Regio, si sono conosciuti e si sono sposati dopo un lungo fidanzamento. A Torino hanno sempre abitato le loro famiglie e i loro amici più cari, destinati a diventare celebri nella cultura della città: da Felice Casorati a Carlo Levi, da Piero Gobetti a Mario Soldati, Guglielmo Alberti La Marmora,
Sergio Solmi, Giacomo Noventa. E torinesi nel fondo dell’anima, nei modi e nell’educazione Giacomo e Renata lo sono sempre stati, anche dopo aver vissuto per molti anni a Roma».
Oggi alle 18.30 al Circolo dei Lettori la scrittrice Anna Folli, con Martino Gozzi, racconterà la magia che l’ha colta nell’incrociare la vita di Giacomo e Renata portandola a scrivere il romanzo La casa dalle finestre sempre accese. Da quella casa si vede il Po ed è lì che quella vita felice e piena d’idee e di persone affascinanti si è svolta fino a quando fu possibile. Per tessere questa sorta di biografia, Folli si è documentata molto e si è anche recata in una sorta di pellegrinaggio piemontese sulle orme dei suoi protagonisti: «Mi fermai a lungo di fronte al palazzo dove abitarono appena sposati, un elegante edificio color sabbia all’angolo tra Lungo Po Cadorna e corso San Maurizio dove nel 1987 posero una targa in loro memoria. Provavo a immaginarmi questa giovane coppia che riceveva letterati e artisti. Li vedevo mentre, in una nebbiosa sera d’inverno, organizzavano una cena per Pirandello e per l’attrice Marta Abba». Poi, ha passeggiato in piazza Castello dove, «dopo il teatro Giacomo, Gobetti e gli altri amici interrompevano le discussioni impegnate e si sfidavano alle corse di resistenza attorno a Palazzo Madama. Sono stata lungo i portici dove Giacomo parlava con Soldati e al Valentino dove invece passeggiava con la sua prima fidanzata, Paola, la sorella di Natalia Ginzburg, incantandola con la sua grande capacità dialettica».
È una storia intensa ed emozionante quella dei Debenedetti, piena di fermento e passione e attaccamento a questa città. Una vicenda che Folli ha scandagliato con precisione e sentimento, riportando una biografia romanzata e precisa. «A volte, mentre scrivevo, mi è sembrato di essere anch’io, insieme a Giacomo e a Soldati, a passeggiare sotto i portici dibattendo del loro amato Proust».