Sonego a Parigi è al terzo turno
Il torinese supera in tre set Bublik: mai così avanti in un torneo del Grande Slam
Era cominciato in salita il post lockdown per Lorenzo Sonego. Dopo la vittoria dei Campionati italiani per lui ci sono state nove partite e sei sconfitte. Ma il giocatore torinese non conosce la frustrazione, o se la conosce sa come bisogna reagire: testa bassa e pedalare.
Siccome nel tennis non esiste la fortuna e chi si allena prima o poi ritrova colpi, fiducia e agonismo, il tennista venticinquenne ieri ha raggiunto per la prima volta in carriera il terzo turno di un torneo del Grande Slam. Sulla terra rossa del Roland Garros, Sonny ha sconfitto il talentuoso Alexander Bublik, numero 49 del ranking. È stato un inizio in salita per l’italiano, il suo avversario per un’ora ha mostrato tutto il meglio del repertorio, palle corte imprendibili, meraviglie improvvise e servizi ai duecento chilometri orari. Sonego ha avuto bisogno di sei palle set per vincere il tie break della prima partita (il kazako ne ha avute 3 a disposizione, ma non le ha sfruttate).
All’inizio del secondo set Bublik ha perso calma e sicurezza, mentre Sonego ha cominciato a non sbagliare niente, concedendo al suo avversario soltanto il 17 per cento dei punti sulla sua prima di servizio. 7-6 6-1 7-5, in due ore e venti minuti che lo porteranno domani a giocare contro lo statunitense Taylor Fritz, numero 30 al mondo.
Non sono bastate decine di smorzate, forse centinaia, a stancare Sonego, che si è sempre fatto trovare pronto, e anzi, alla fine, intuendo il movimento, ha cominciato a giocare d’anticipo. Non si è innervosito
Potenza Lorenzo Sonego è nato a Torino l’11 maggio 1995 per niente, e anzi, alla fine la sua calma e le sue gambe hanno demoralizzato l’avversario. Non sono bastati nemmeno i tweener del kazako, alcune sue improvvise magie di polso e dieci minuti di distrazione dell’italiano e il braccio che alla fine ha cominciato a tremare un po’ per paura della vittoria. Al terzo match point Sonny si è fatto trovare pronto. Un triplo vamos, un sorriso di liberazione e un abbraccio con il suo coach da una vita Gipo Arbino lo accompagnano per la prima volta in carriera ad entrare nel vivo di un major.
Domani Lorenzo affronterà l’americano Taylor Fritz, numero 30 al mondo