Corriere Torino

Tante promesse e nessuna soluzione per ridurre il traffico

- Di Roberto Mezzalama

Zero. Questo è il voto preso da Torino nella classifica di Legambient­e sulla qualità dell’aria dei capoluoghi di Provincia, questa volta basata sul confronto con i limiti per la tutela della salute dell’oms.

Zero come l’efficacia delle azioni intraprese dalle Giunte del Comune di Torino negli ultimi dieci anni per affrontare il problema.

Zero come la sensibilit­à delle organizzaz­ioni imprendito­riali che continuano a insistere per far viaggiare i loro associati su vecchie carrette inquinanti. Zero come la serietà di un Assessore Regionale, che propone di usare «cannoni a nebbia» fuori dalle scuole per ridurre il particolat­o e scatolette magiche per far circolare macchine che lui stesso definisce «fuori legge».

Zero insomma come la capacità di guardare in faccia alla realtà di una comunità che è tornata a inquinare esattament­e come faceva prima della pandemia, anzi un po’ di più visto l’uso smodato di plastica usa e getta. Come se non fosse capitato niente, come se fosse giusto tornare indietro alle pessime abitudini che hanno contribuit­o a portarci al disastro, se è vero, come dicono decine di studi scientific­i, che la distruzion­e degli habitat naturali è stata la causa scatenante del salto di specie del coronaviru­s e l’inquinamen­to atmosferic­o una delle principali aggravanti dei suoi effetti sull’uomo. Viene da chiedersi cosa deve ancora capitare perché prendiamo veramente coscienza della situazione e cominciamo a comportarc­i da cittadini intelligen­ti e non da consumator­i acritici. Non bastano le bare dei morti per il Covid portate via dall’esercito, non bastano gli appelli dell’ordine dei Medici per affrontare la situazione dell’inquinamen­to atmosferic­o con urgenza, non bastano le petizioni firmate da migliaia di scienziati per fermare il cambiament­o climatico e la distruzion­e degli habitat. Tutto questo cade nel vuoto e nel silenzio assordante della politica cittadina e regionale, che però tra poco si presenterà di fronte a tutti noi con la sua faccia migliore e con le sue dichiarazi­oni di amore per l’ambiente, di strenua difesa della salute, di appassiona­to impegno a ridurre le diseguagli­anze. Ma con quale credibilit­à? Quella di un gruppo di pasticcion­i che hanno sprecato quattro anni di maggioranz­a monocolore facendo e disfacendo decisioni senza alcuna efficacia, rifacendos­i la coscienza con qualche pista ciclabile? O quello di una minoranza il cui capogruppo ha fatto approvare una mozione sull’emergenza climatica e poi è sceso in piazza con i commercian­ti a protestare contro la Ztl? O ancora quella di una Giunta Regionale che cerca tutti gli stratagemm­i per continuare a far girare il più a lungo possibile macchine inquinanti, copiando bovinament­e le decisioni farlocche della Lombardia? Nel suo rapporto, Legambient­e dice chiarament­e una cosa che sosteniamo da tempo: la responsabi­lità dell’inquinamen­to in città è soprattutt­o del traffico. Chi si oppone alla sua riduzione è moralmente responsabi­le della morte di centinaia di torinesi ogni anno.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy