Corriere Torino

Calenda: «Alle comunali il nostro simbolo ci sarà Mai con i Cinque Stelle»

Il leader di Azione: «Parliamo con il Pd, candidato entro ottobre»

- di Gabriele Guccione gguccione@rcs.it

«Azione parteciper­à con il suo simbolo alle elezioni comunali del prossimo anno, ma lo dico in modo chiaro sin da subito: non faremo parte di una coalizione che comprende anche il M5S». Pochi minuti prima che mezzo migliaio di persone riempia la sala delle fucine delle Ogr per assistere alla presentazi­one del suo ultimo libro «I mostri», Carlo Calenda ci tiene a mettere le cose in chiaro in vista della corsa per Palazzo Civico. Parla ai dirigenti e alle correnti del Pd (soprattutt­o), ma anche ai suoi potenziali elettori: «Ai torinesi va offerta una alternativ­a all’insegna del pragmatism­o,

lontano da schemi ideologici — dice l’ex ministro dello sviluppo economico —. In questa città, come a Roma, i 5 Stelle hanno dato una pessima prova di governo». Calenda, che giudizio dà della sindaca Appendino?

«Un giudizio pessimo. Non si può guidare una grande città come Torino senza avere esperienza e una grande cultura di governo». Esperienza e cultura politica sono mancate?

«Nessuno affiderebb­e la direzione della Fiat a un manager che in vita sua non ha mai amministra­to nemmeno un condominio. Ecco, in politica dovrebbe valere la stessa cosa: non a caso i romani seguivano il cursus honorum». Insomma: il prossimo sindaco dovrà avere un lungo curriculum? «Dovrà avere esperienze nel

campo dell’amministra­zione». Politico o civico?

«Né idealizzo né ho preclusion­i sui candidati della società civile. Il tema fondamenta­le è la competenza amministra­tiva della persona prescelta». Si fa il nome del rettore del Politecnic­o. Le piace?

«Non lo conosco, e non mi metto certo a fare nomi ora». E ancora presto?

«Con il Pd ci stiamo parlando». Azione metterà sul tavolo una sua proposta?

«Noi proporremo un nome, daremo un suggerimen­to come abbiamo fatto a Roma. Ma a tempo debito: anche se credo che il candidato sindaco vada presentato con grande anticipo non solo per farlo conoscere ma per costruire un programma e una visione di città». Quanto in anticipo?

«Diciamo entro ottobre». E parteciper­ete alle primarie? «Questo lo valuteremo». In base a cosa?

«Non vorrei che le primarie si trasformas­sero in un giochino tra correnti del Pd per non decidere, come è successo nelle Marche». Il candidato sindaco dovrà

intercetta­re l’elettorato 5 Stelle?

«Il fatto che possa intercetta­re voti che quattro anni fa andarono ad Appendino è un’opportunit­à. Ma dev’essere chiaro che a questa città bisogna offrire una alternativ­a all’interno di un fronte ampio, composto da forze civiche e politiche, capace di respingere sovranisti e populisti. Altrimenti Azione andrà avanti da sola. Non faremo parte di una coalizione dove c’è il M5S». Quale dovrà essere il primo punto dell’agenda del futuro sindaco?

«Accompagna­re Torino nella sfida di unire produzione e innovazion­e. Non sarà facile, la competizio­ne tra città è forte. Ma questa città ha tutte le carte in regola per vincere questa scommessa».

❞ Su Appendino Giudizio pessimo, non si può guidare Torino senza esperienza e cultura di governo

❞ Sul programma Accompagna­re la città nella sfida di unire produzione e innovazion­e

 ??  ?? Leader Carlo Calenda ha presentato ieri nella sala delle fucine alle Ogr il suo ultimo libro «I mostri»
Leader Carlo Calenda ha presentato ieri nella sala delle fucine alle Ogr il suo ultimo libro «I mostri»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy