Iren investe 842 milioni su Torino
Sul piatto ci sono 3,7 miliardi. Munizioni monstre per accelerare lo sviluppo di Iren e renderla non più la multiutility del Nordovest, ma un player nazionale. Risorse che serviranno a espansioni in altri territori (vedi la Toscana, dopo l’aggiudicazione di Unieco), a fusioni e acquisizioni e a migliorare le reti idriche, energetiche e la raccolta rifiuti. Un business plan che di qui al 2025 dovrà aumentare le cedole dell’8% .
Per quanto riguarda la provincia di Torino, il piano industriale al 2025 prevede 842 milioni di euro di investimenti, di cui 320 milioni afferenti alla rete di teleriscaldamento, dove è prevista l’estensione della rete di teleriscaldamento di Torino Nord e lo sviluppo del teleriscaldamento nell’area di Torino Nordest. Altri 200 milioni verranno stanziati per la rete di energia elettrica di cui 3 per un impianto di storage elettrico a Torino Nord funzionale a soddisfare i picchi di domanda di energia elettrica garantendo così maggiore flessibilità nella gestione della centrale. L’impianto sarà costituito da batterie a ioni di litio per una potenza nominale installata di 6 MWE e sarà realizzato entro il 2021.
Iren destinerà poi altri 25 milioni per un impianto aereotermo nella centrale di cogenerazione di Moncalieri che permetterà di garantire un raffreddamento della centrale alternativo rispetto all’utilizzo dell’acqua del fiume la cui disponibilità è condizionata dagli andamenti stagionali, condizione che nel periodo estivo condiziona e limita l’utilizzo dell’impianto. Infine 70 milioni per lo smaltimento di rifiuti dove, nell’ottica della continua crescita del nell’economia circolare, è prevista la costruzione di un impianto di selezione e separazione della plastica a Borgaro.