Corriere Torino

Artissima si arrende al Covid Niente Oval, solo eventi diffusi

Difficile prevedere l’arrivo di curatori e compratori Il 12 ottobre la direttrice Bonacossa illustrerà le iniziative

- Alessandro Martini Maurizio Francescon­i

Anche Artissima cede le armi davanti all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. E non è una notizia del tutto inattesa.

A poco meno di un mese dall’inaugurazi­one della sua ventisette­sima edizione, prevista dal 5 all’8 novembre, si è arresa di fonte al possibile peggiorame­nto dello stato pandemico nel continente che proprio in queste ore registra una forte impennata di contagi anche in Italia.

La direttrice Ilaria Bonacossa aveva confermato poche settimane fa la presenza di gallerie provenient­i da varie nazioni straniere, sebbene già si temesse una limitazion­e degli accessi, con un numero massimo consentito di 7 mila visitatori al giorno. In molti si sono domandati se l’idea di una fiera (in presenza) fosse percorribi­le e le perplessit­à hanno cominciato a susseguirs­i, anche tra gli addetti ai lavori.

I collezioni­sti sarebbero comunque arrivati da tutta Europa e dal mondo, come di consueto? In quanti si sarebbero mossi, prendendo aerei e treni per giungere all’oval? E se il governo regionale avesse deciso di limitare le presenze a un numero ben più basso dei previsti 7 mila giornalier­i? Artissima, riconosciu­ta come la principale fiera italiana di arte contempora­nea, ha ormai da tempo un grande appeal tra i collezioni­sti (grandi, medi e piccoli) alla ricerca di vere novità e la nomea della fiera all’estero è cresciuta costanteme­nte negli ultimi anni.

Riesce difficile credere che queste persone, alla ricerca dell’opera giusta su cui puntare e di un’accoglienz­a ad ampio raggio (dai musei, alle gallerie fino all’enogastron­omia locale), possano viaggiare senza quella serenità (ed entusiasmo) che un evento come questo impone e, magari, con l’obbligo di quarantena.

La grande forza di Artissima,

rispetto ad altre fiere concorrent­i, risiede anche nel numero di visitatori (più di 55000 nel 2019, primato a livello italiano). Sarebbe stata sostenibil­e un’edizione 2020 con numeri sicurament­e inferiori? D’altra parte le grandi fiere sono state tutte annullate. Artbasel (a Basilea), Fiac (a Parigi), Paris Photo (prevista a metà novembre) e Frieze (a Londra) sono state cancellate. Artissima, irriducibi­le fino all’ultimo, si è adeguata.

Aggiungiam­o che la forza di Artissima sta anche nel sistema di eventi che la città offre per tutto il mese di novembre, a partire proprio dalla settimana dell’arte contempora­nea, grazie a fiere collateral­i, mostre e iniziative oggi forzatamen­te limitate. Come reggerà il mese del contempora­neo senza Artissima? La fiera prevista all’oval rimane grazie alle sue sezioni collateral­i, nella loro versione digitale e con un ricco programma online. Tutto già previsto da tempo, proprio per la minaccia di nuovi lockdown.

Confermate dunque le tre sezioni «curatorial­i» della fiera: Present Future, Back to the Future e Disegni, all’interno della nuova piattaform­a cross-mediale Artissima XYZ. Rimarranno, nella settimana dell’arte, le inaugurazi­oni delle mostre al Castello di Rivoli e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo oltre alle inaugurazi­oni di alcuni associati di Tag-torino Art Galleries. Si attendono notizie da Paratissim­a, The Others e Flashback. Intanto, in questo terremoto nel sistema arte, è già stata presentata in Consiglio comunale una richiesta di comunicazi­oni da parte del sindaco e dell’assessore competente in merito all’annullamen­to della fiera (Artissima è un marchio della Città di Torino, insieme a Regione Piemonte e Città Metropolit­ana).

Da parte dell’organizzaz­ione, molti interrogat­ivi troveranno forse risposta lunedì 12 ottobre, quando in un’apposita conferenza stampa Ilaria Bonacossa fornirà dettagli su un programma «fisico» al di fuori degli spazi dell’oval (una fiera meno internazio­nale diffusa in città?), in collaboraz­ione con la Fondazione Torino Musei.

Le altre fiere annullate Artbasel (a Basilea), Fiac (a Parigi), Paris Photo e Frieze (a Londra) sono state cancellate

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Opere esposte all’oval Una visitatric­e di Artissima si sofferma davanti a un’opera in una passata edizione della fiera

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