Polemica sugli studenti arrestati
Aria tesa anche in ateneo, dove non si fermano le polemiche per gli scontri di febbraio scoppiati al Campus Einaudi in occasione di un convegno sulle foibe. A pagarne le spese sono stati in diciannove. Studenti, nell’orbita dei collettivi antagonisti e della sinistra universitaria, arrestati e diventati protagonisti di una mozione di solidarietà approvata dal Senato dell’università. A votare contro è stato il Fronte Nazionale. «È una mozione ridicola e ideologica — dichiara Andrea Montalbano, presidente del Fuan —. Alla sinistra universitaria che vorrebbe difendere i violenti e tapparci la bocca, ricordiamo che, la nostra associazione ha sempre concorso negli anni alle elezioni universitarie eleggendo rappresentanti e rispettando le regole dell’ateneo. Abbiamo anche sottoscritto, come da Regolamento delle Organizzazioni studentesche, il suo pieno rispetto dei principi di democraticità. Inoltre, non possiamo non sottolineare, come proprio coloro che in queste settimane lanciano appelli e mobilitazioni, siano stati gli artefici delle azioni violente». A riaccendere la miccia un documento dove si chiede, tra le varie cose, la riapertura dell’aula C1 (ex spazio occupato), un impegno degli organi accademici per evitare che non siano cancellate le borsa di studio agli arrestati e, in particolare, una presa di posizione del rettore Stefano Geuna,