La tragedia dei femminicidi nell’anno nero dei delitti in famiglia
Quattordici omicidi avvenuti tra le mura domestiche
Il 2020 è stato caratterizzato da un incremento esponenziale dei delitti maturati in ambito familiare e ben 14 omicidi avvenuti tra le mura domestiche. La scia di sangue è iniziata il 13 gennaio ad Avigliana dove Gianvittorio Manassero, 54 anni, in cura presso il centro di igiene mentale, ha ucciso la moglie Stefania Viziale, 48enne, con una freccia scagliata con una balestra prima di togliersi la vita. Neppure un mese dopo, a Piossasco, Andreas Trabuio Raae Pedersen, grafico danese 39enne, ha ucciso con una coltellata alla gola la moglie Anna Sergeevina Marockina, 32 anni, architetto di origine russa, al termine di una lite furibonda scoppiata per motivi di gelosia. Poi si è ucciso con un fendente al cuore. Il 13 marzo, poco dopo l’inizio del lockdown, a Beinasco, Franco Necco, 65 anni vigile in pensione, ha ucciso nel sonno la moglie Bruna Demaria, sessantenne, e il figlio Simone, 29 anni, disoccupato. Li ha crivellati con decine di colpi prima di spararsi.
È fuggito, invece, Emanuele Trimboli, il 43enne che il 21 aprile, a San Salvario, ha assassinato il padre Mario pensionato di 68 anni, ma è stato arrestato dopo 2 ore. «Venite in via De Amicis 47, ho accoltellato mio padre». Con queste parole Alex Pompa, 18enne il 1 maggio si è consegnato ai carabinieri dopo aver accoltellato il padre Giuseppe, operaio di 52 anni, per difendere la madre dall’ennesima scenata di gelosia. Il 10 giugno, a Volvera, Nicola Cirillo ha giocato una schedina al Supernalotto prima di fare irruzione nell’alloggio di Cristina Messina, 54 e freddarla con un colpo di pistola al volto,
Il 5 luglio Chiara Rollo, 33 anni, ha ucciso la madre di 60 anni, Luana Antonazzo, con tre coltelli diversi, all’interno del suo appartamento in corso Racconigi. Poi si è tolta la vita gettandosi dal balcone del nono piano. Daniele Ferrero, trentenne affetto da un «disturbo ossessivo compulsivo», il 13 luglio ha accoltellato il padre Pierfrancesco, 69 anni e la madre Marina, 60 nell’appartamento di via Biscarra 7. Quattro giorni dopo un altro omicidio è avvenuto a Carmagnola dove Pasquale Mattana, 71 anni ha ucciso con un colpo di pistola la compagna Eufrosina
Martini, 67 anni. Poi si è sparato nella sua casa di Bagnolo Piemonte. Alla fine di luglio, a Vinovo Gianfranco Trafficante, 48 anni, agente di una società di vigilanza privata ha ammazzato l’ex convivente Emanuela Urso dopo una relazione durata 9 anni.
Il 21 settembre, a Rivara, Claudio Baima Poma, 47 anni, operaio, ha ucciso il figlio Andrea, undicenne, con un colpo di pistola al petto. Pochi minuti prima di suicidarsi ha annunciato il suo gesto su Facebook. Neppure una settimana dopo, a Venaria, Maria Masi, 41 anni, è stata uccisa dal compagno Antonino La Targia, disabile 46enne, con sei colpi di pistola. L’uomo si è suicidato sparandosi un colpo alla tempia. Droga e soldi sono il movente dell’omicidio di Ermanna Pedrini, 64 anni, uccisa a coltellate a San Benigno Canavese dal figlio,renato Vecchia, 44 anni, residente a Castellamonte.
L’ultimo omicidio del 2020 è avvenuto a Carignano, dove Alberto Accastello, ha ucciso la moglie Barbara Gargano, 38 anni, dalla quale si stava separando. L’assassino ha assassinato anche i due gemellini di 2 anni, Alessandro e Aurora, prima di suicidarsi.