Saldi da oggi fino al 4 marzo spesa media di 200 euro in un clima di forte incertezza
Da oggi al prossimo 4 marzo via libera ai saldi. I commercianti sperano nelle promozioni di fine stagione per respirare un po’. Ma pesano le incertezze e le restrizioni causate dalla pandemia di Covid19. Secondo le stime fatte da Ascom e Confesercenti, lo scontrino medio sarà più basso di un terzo rispetto alla scorsa stagione, circa 200 euro, ma la maggior parte dei consumatori deciderà all’ultimo se e quanto acquistare. D’altronde, il nuovo dpcm «ponte» verso il 15 gennaio è arrivato solo martedì, lasciando imprese e cittadini nell’incertezza.
Di certo i negozi saranno aperti fino a domenica, con la zona gialla oggi e domani, e l’arancione nel fine settimana: in questa fascia, però, non sarà possibile spostarsi al di fuori del proprio Comune, e quindi niente shopping nelle vie del centro per chi abita fuori città.
Dall’11 al 15 gennaio, poi, dipenderà dal colore della zona in cui si troverà il Piemonte, che dovrebbe essere sempre quella gialla; ma i cambiamenti e le novità continue non sono certo un aiuto ai
consumi (e ai consumatori). Più definite, però, sono le intenzione di acquisto: in cima alla lista dei desideri dei torinesi ci sono scarpe, cappotti, giacconi e giubbotti, seguiti da maglioni e dolcevita, camice, magliette e intimo, infime borse e accessori.
Per averli, gli sconti saranno già molto alti: 30, 40 per cento, ma in molti casi anche il 50 e il 70 per cento.
L’obiettivo degli operatori sarà incassare la liquidità necessaria per pagare le tasse, i fornitori, i dipendenti e acquistare nuove collezioni, «Ma i saldi quest’anno non saranno più un’occasione di crescita — sottolinea la presidente dell’ascom Maria Luisa Coppa —, bensì sottolineeranno ancora una volta il margine di sopravvivenza. I ristori arrivati in ritardo non sono bastati per aiutare le imprese. Chiediamo lo stato di crisi per il settore, un biennio bianco per coloro che hanno perso fatturato, finanziamenti per la ripartenza con fondo perduto e tempi straordinari di rientro, bonus adeguati per sanare parte del fatturato perso, cassa integrazione puntuale e continuativa per i nostri collaboratori anche oltre la fine dell’emergenza».
Confesercenti stima in due miliardi le perdite del 2020 dei negozi in tutto il Piemonte: «Da parte delle imprese — dice il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri — c’è coraggio, forza di volontà e determinazione a ripartire, ma la situazione non è facile. Dunque l’auspicio è che, nonostante tutto, i saldi segnino un’inversione di tendenza per un settore che ha subito danni pesantissimi dalla pandemia. E speriamo che si confermi la tendenza, già emersa in questi mesi, di un ritorno dei consumatori ai negozi di vicinato. Rimane comunque necessario intervenire a tutela dei negozi del settore: gli interventi fatti fino ad oggi sono insufficienti».