Il riscatto della media Costa: da 11 classi positive a tutti negativi
Moncalieri, la preside Fantino: «Così ho vinto la diffidenza delle famiglie per fare il test agli alunni»
Tutti negativi. Il responso tanto atteso è arrivato dopo due ore e mezza di tamponi somministrati a oltre 300 studenti, professori e operatori scolastici nella palestra della media Nino Costa di Moncalieri. In una delle scuole maggiormente colpite dal coronavirus, con 11 classi chiuse su 15, il ritorno in classe dopo le festività natalizie è stato accompagnato da una buona notizia. Nessuno dei 320 allievi è risultato positivo ai test rapidi donati dal centro medico Cfr nell’ambito di una sperimentazione che ha avuto l’approvazione del Comune.
«Durante queste vacanze natalizie ho cercato di sensibilizzare le famiglie e devo ammettere che ho dovuto superare molta diffidenza — commenta il dirigente scolastico Valeria Fantino —. Ci sono alcuni genitori che non hanno ben chiaro cosa sia un tampone, pensano a un test particolarmente invasivo e 46 alunni, 25 dei quali però avevano già contratto il Covid, si sono rifiutati di farlo. In ogni caso il risultato complessivo ci tranquillizza e ci permette di affrontare con fiducia le prossime settimane. Nella speranza che non vengano commessi gli errori del passato».
La preside si riferisce a un paio di partite di calcetto e basket giocate al di fuori della scuola che crearono un focolaio fra gli studenti: «C’è stata una grave leggerezza da parte di qualcuno, ma ora guardiamo avanti — conclude Fantino —. Questa esperienza sicuramente positiva, resa possibile grazie all’aiuto del Cfr e del Comune di Moncalieri, dovrebbe essere presa a modello anche per il progetto regionale “scuola sicura”. Se si vogliono spingere i ragazzi a fare i tamponi bisogna farli nell’istituto. Accompagnarli in laboratorio potrebbe essere molto complicato per i genitori e, in caso di bassa adesione, il progetto non avrebbe una grossa validità».