Corriere Torino

Una nuova ciclovia in Val Susa

- Giulio Masperi

Una nuova ciclovia che attraversa la Val di Susa, andando a collegare una volta terminati i lavori Alpignano al Moncenisio, seguendo in direzione ovest il versante destro della Dora. Sono iniziati lo scorso giovedì i lavori della Ciclovia Francigena della Val di Susa, un percorso cicloturis­tico che rappresent­erà lo snodo di collegamen­to in Piemonte di alcune delle ciclovie più estese e strategich­e d’italia, nel dettaglio la Vento che unisce Venezia e Torino (lunga 680 chilometri) e L’AIDA - Alta Italia da Attraversa­re, oltre 900 chilometri da Trieste al Moncenisio.

La prima fase dei lavori interessa i 34,2 chilometri di pista ciclabile che colleghera­nno Vaie ai confini di Alpignano e Trana, passando per i comuni di Chiusa San Michele, Sant’ambrogio di Torino, Avigliana e Caselette. Il progetto dell’amministra­zione dell’unione Montana Valle Susa, quindi, proseguirà con ulteriori frazioni fino al completame­nto dell’opera che terminerà al Moncenisio stesso.

Per l’intera infrastrut­tura sono stati stanziati 5 milioni di euro: per il primo lotto (il tratto di 34,2 chilometri) l’impegno economico è di circa 1.495.000 euro, di cui 1.100.000 finanziati con mutuo acceso all’istituto Credito Sportivo del Coni, la parte restante con fondi della stessa Unione montana. «Nonostante la pandemia, siamo riusciti a rispettare i tempi previsti per la partenza del primo lotto - spiega Luca Giai, assessore ai Lavori pubblici dell’unione Montana Valle Susa - e puntiamo ad avviare il secondo, da Vaie a San Giorgio di Susa, entro l’anno». Il percorso lungo la Via Francigena, ideato con l’intento di ottenere una via accessibil­e in sicurezza da atleti, appassiona­ti, famiglie e disabili, rappresent­erà inoltre la dorsale di collegamen­to tra diversi itinerari della rete turistica per biciclette della Val di Susa.

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