Corriere Torino

La memoria davanti agli occhi

Un lungo mese di appuntamen­ti, letture e podcast attorno alla figura e alle opere di Primo Levi Tra i tanti ospiti, l’attore Fabrizio Gifuni, il Pulitzer Jhumpa Lahiri e la traduttric­e Ann Goldstein

- Paolo Morelli

«Limpida, pacata, così profonda da riuscire ad arrivare sempre al cuore delle cose». Così Elena Loewenthal, direttrice del Circolo dei Lettori, descrive la voce di Primo Levi, che sarà al centro di un programma di eventi in streaming (sui canali dell’ente) dedicato alla Giornata della Memoria. Allo scrittore torinese è dedicata la rassegna Io so cosa vuol dire non tornare, in partenza giovedì.

«Primo Levi deve tornare a essere il canone della nostra memoria — ha spiegato la direttrice —, dello sguardo che, nell’orientamen­to ebraico del tempo, ha il passato davanti agli occhi e il futuro alle spalle». Ed è sulla sua eredità che la fondazione di via Bogino ha costruito un programma fra libri e teatro. Ad aprire sarà Valter Malosti, regista e direttore della Fondazione Tpe (che collabora all’iniziativa): il 14 gennaio alle 21 sarà in scena con il reading Annunciazi­one. Dodici poesie intorno ad Auschwitz. Un evento, costruito con componimen­ti selezionat­i da Domenico Scarpa, che prosegue la ricerca di Tpe sull’opera di Primo Levi, lavoro culminato nella stagione 2018/2019 con attori come Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni. Quest’ultimo sarà in scena anche al Circolo dei lettori il 28 gennaio, quando leggerà alcuni brani tratti da Lettura Primo Levi, pubblicazi­one per le scuole (partita dal Ministero dell’istruzione) a cura di Fabio Levi e Vincenza Iossa. L’attore sarà in dialogo con Ernesto Ferrero, presidente onorario del Centro Primo Levi, la cui responsabi­le della didattica, Roberta Mori, presenterà un testo introdutti­vo. Il programma si completa con la presentazi­one del libro postumo di Aharon Appelfeld L’immortale Bartfuss , il 19 gennaio, con Elena Loewenthal e Alain Elkann, mentre il 26 sarà il momento del volume Auschwitz, città tranquilla. Dieci racconti con i curatori Fabio Levi e Domenico Scarpa. Si parlerà, poi, anche del Primo Levi liberato con Lucilla Giagnoni, attraverso letture da La Tregua e Se non ora, quando (il primo febbraio), e l’indomani sarà trattato il rapporto fra letteratur­a a scienza dalla Siva di Settimo, dove lo scrittore lavorò a lungo (ospiti Marco Belpoliti, Claudia Durastanti e Claudio Bartocci). Il Polo del ‘900 curerà, il 9 febbraio, l’incontro Cosa diventa la memoria?, mentre due giorni dopo è atteso il Pulitzer Jhumpa Lahiri. Si chiuderà il 16 febbraio con Ann Goldstein e Gian Luigi Beccaria. Ad accompagna­re gli eventi ci saranno tre podcast, curati da Fondazione Tpe, con racconti da Storie naturali e Vizio di forma. Prevista infine una mostra fotografic­a nella settimana del 27 gennaio, curata da Guido Vaglio. L’ex direttore del Museo della Resistenza, oltre a seguire un gruppo di lettura online su Levi (insieme con Gianni Bissaca), ha messo insieme un percorso per immagini al Circolo dei lettori, un «autoritrat­to simbolico» dello scrittore che arriva fino alle celebri opere modellate in filo di rame. Sarà visibile con un racconto virtuale.

La collaboraz­ione L’evento è promosso dal Circolo dei Lettori con Fondazione Tpe e Polo del ‘900

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