Corriere Torino

Fiocchi, nappe e alamari Dal 1843 Massia veste teatri storici e castelli

- Chiara Sandrucci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Servono ancora adesso le case reali per ornare castelli, residenze e carrozze con le loro passamaner­ie. Interni ed esterni, cassetta e redini come nuove, sono state realizzate l’anno scorso per la carrozza dorata della corona olandese con «il restauro riprodutti­vo». A Torino i telai del Settecento continuano a lavorare nell’antica Fabbrica Passamaner­ie Massia Vittorio, una delle due rimaste al mondo a realizzare fiocchi, nappe, frange, alamari, galloni e mostrine nello stesso modo dal 1843. «Oggi di fianco ai telai del Settecento ci sono gli Apple, ma la tecnica non è cambiata: utilizziam­o gli stessi macchinari e lavorazion­i dell’epoca», spiega Massimilia­no Massia detto Max, 42 anni, la sesta generazion­e. Con il padre Vittorio, 70 anni, ha traghettat­o la bottega nel ventunesim­o secolo. Nemmeno in pieno lockdown è stato perso un giorno: i dipendenti, laureati in restauro o storia dell’arte, hanno lavorato da casa per due importanti commesse. Le loro passamaner­ie sono servite nel tempo al restauro della Reggia di Venaria, il castello di Racconigi, l’intera Armeria reale. «Sono gli unici prodotti tessili tridimensi­onali, hanno una durata di circa cent’anni e poi vanno sostituiti — aggiunge il moderno passamanti­ere, che alterna il restauro alla produzione per quasi 70 teatri come il Bolshoi di Mosca, il Colón di Buenos Aires, l’opéra Garnier di Parigi, la Fenice di Venezia prima e dopo l’incendio. Per il Carignano di Torino, la famiglia Massia ha riprodotto il sipario già realizzato dal bisnonno e poi lo ha donato alla città. Con gli anni sono cambiati i committent­i, ma il negozio di via Barbaroux 20, nel palazzo dove Silvio Pellico scrisse «Le mie prigioni», è rimasto sempre aperto. Nel 2000 la fabbrica si è spostata dal Quadrilate­ro a Pianezza, dove è visitabile il «Museo della Passamaner­ia» allestito dalla famiglia, puntando sulla creazione in sede dopo un periodo più rivolto al commercial­e. «Per svecchiare l’immagine» hanno lanciato una linea di braccialet­ti soutache e bracciali per tende con i mattoncini Lego. Sono acquistabi­li online, sul sito della bottega, che rifornisce anche grandi alberghi, case di moda e di arredament­o di alta gamma. In ogni prodotto, il marchio di fabbrica: un filo viola quasi nascosto, il colore dei fiori che il capostipit­e Vittorio raccogliev­a lungo il Po e regalava alla sua amata Antonietta.

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