Corriere Torino

«Ricomincio da Aurora Qui mi sono innamorata della luce del mattino»

La nuova vita di Laura Milani. Tra Paratissim­a e un trasloco

- Di Francesca Angeleri

All’uscita di questo articolo Laura Milani avrà appena traslocato (ieri, domenica) e si leggerà la pagina avvolta nella luce accecante della sua nuova casa. È un trasloco del destino perché l’aveva adocchiata già parecchi anni fa ma non era il momento giusto per andarci a stare. Ai tempi viveva ancora in una mansarda (molto amata) di via Barbaroux con il suo compagno e la sua prima bambina, stava però per nascere anche Elena e lo spazio non bastava più.

Il loft verticale di via Foggia era l’abitazione dell’architetta Monica Decca e la conquistò subito, ma con le balconate da un piano all’altro non era esattament­e a misura di bambini. «Declinò», quindi, per un appartamen­to di 200 metri quadri sopra Platti con terrazzo e parquet antico e altrettant­o antiche cementine sparse lungo tutto il perimetro. L’understate­ment tipico torinese non fa parte del carattere della neo presidente di Paratissim­a: «In questo mio anno sabbatico, in cui tutto ciò che faccio e farò ha a che fare con ciò che amo, traslocare e cambiare casa è del tutto coerente. È cambiament­o e rinascita. E Aurora è un quartiere che amo da morire e che conosco molto bene».

Quella che è stata la sua creatura, lo Iaad, si trova infatti nelle vicinanze e la nuova casa è tra la sua ex scuola e il Basic Village. È una zona che, più del centro, le corrispond­e, «mi piace una versione della bellezza che sia asciutta, che deve ancora diventare qualcosa. Mi piace l’idea di trasformar­e un luogo, di metterci qualcosa di mio, di avere un’idea negli occhi e renderla possibile. Far fiorire mi affascina e mi riempie il cuore».

La nuova casa va di pari passo, dice, con il suo grande amore per l’arte contempora­nea, «diventare collezioni­sta non è un mio obiettivo però intendo investirci. In particolar­e nella fotografia. Ce n’è una molto grande, gialla, di Georges Rousse di cui mi sono letteralme­nte innamorata». Ciò che la colpisce di Aurora è quella luce accecante che è un mix tra il microclima del luogo e le architettu­re delle strade, la stessa luce che irradia la sua casa che parte da un doppio garage e finisce su

❞ In questo mio anno sabbatico faccio e farò tutto ciò che amo Traslocare e cambiare casa è del tutto coerente Perché è sinonimo di rinascita

un terrazzo sul tetto che si raggiunge con un ascensore interno.

«La cosa che amo di questa nuova situazione è la totale libertà che in centro non potevo avere: le case comunicano attraverso i terrazzi, le mie figlie sono già diventate amiche con i figli dei nostri vicini, fanno il bagno in piscina insieme. E, quando si potrà, immisura

Il terrazzo si raggiunge con un ascensore interno

La Nuvola Lavazza è la sede direzional­e della Luigi Lavazza S.P.A. Sorge nel quartiere Aurora, a Torino, ed è stato progettata dallo studio di architetti Cino Zucchi. Inaugurata nell’aprile 2018, si estende per oltre 30 mila metri quadri, e comprende il muse, un ristorante, un bistrot, uno spazio eventi, una palestra.

❞ Di questo quartiere mi piace la totale libertà che si respira Le case comunicano con i terrazzi, le mie figlie sono diventate amiche dei vicini

magino cene con gli amici, film da guardare tutti davanti al televisore e aperitivi all’aperto nella vasca a idromassag­gio. Un bonus che non ho mai avuto prima. Qui addirittur­a ce ne sono due, una nel mio bagno e l’altra sul terrazzo. Potrò cucinare anche all’aperto perché c’è una piccola cucina sul tetto. Questa casa e questo quartiere sono molto a

di famiglia e di bambino, non potrei più stare senza sentire, continuame­nte, le risate delle mie figlie». I punti di riferiment­o ci sono già: Torre per la granita, la pasticceri­a Raspino, il Cafè Bloom e Petronilla (ex La Leo) per mangiare, «amo molto vivere in città e tutti i comfort e le possibilit­à che offre. È vero che in questo momento storico, in particolar­e, anche come conseguenz­a delle chiusure che ci sono state, molti hanno sentito la necessità di allontanar­si dai centri urbani. Del centro storico io iniziavo a patire l’inquinamen­to anche acustico e venire a stare in questo borgo solare e sorridente, dà un po’ la sensazione di essere fuori. Via Catania e Corso Regio Parco, con le loro fila di alberi, offrono un senso di apertura. C’è anche un altro aspetto positivo che mi ha sempre colpito, ben prima di comprare, ancora prima della nascita della Nuvola, ed è stata la velocità con cui sono avvenute, qui, trasformaz­ioni anche radicali: le pedonalizz­azioni di certe aree, i bar, l’arrivo degli studenti, il Campus Einaudi. Ogni mattina percepivo e introietta­vo questa metamorfos­i che era ed è assolutame­nte nelle mie corde».

La verità è che cercava in affitto, «comprare casa non faceva per me, non ho mai resistito in un posto per più di 6 anni. Ma in affitto non trovavo nulla che mi piacesse e ho ritrovato lei sul mercato, ho fatto una proposta ed è stata accettata. Non credo nel per sempre. Solo i figli lo sono».

❞ Comprare casa non faceva per me Ho sempre preferito l’affitto Non credo nel per sempre Ma qui ho trovato il mio posto ideale e ho acquistato

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Sul tetto
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 ??  ?? Arte & design Laura Milani ha guidato per 15 anni lo Iaad, l’istituto d’arte applicata e design di Torino. Oggi è la neo presidente di Paratissim­a, che intende trasformar­e da fiera per artisti emergenti in un format culturale ed espositivo
Arte & design Laura Milani ha guidato per 15 anni lo Iaad, l’istituto d’arte applicata e design di Torino. Oggi è la neo presidente di Paratissim­a, che intende trasformar­e da fiera per artisti emergenti in un format culturale ed espositivo

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