«Un Salone per unire l’italia»
Il direttore Lagioia: «A maggio Portici di carta e a ottobre la fiera al Lingotto»
Prima Portici di Carta, poi il Salone del Libro. Per il 2021 le due manifestazioni si invertono, rispetto al tradizionale ordine cronologico. La «libreria più lunga del mondo» sarà allestita in centro a Torino dal 21 al 23 maggio, in concomitanza con altri due appuntamenti che comporranno un’ iniziativa nazionale. «Sarebbe bello — commenta il direttore Nicola Lagioia — a maggio unire idealmente l’italia».
Prima Portici di Carta, poi il Salone del Libro. Per il 2021 le due manifestazioni si invertono, rispetto al tradizionale ordine cronologico. La «libreria più lunga del mondo» sarà allestita in centro a Torino dal 21 al 23 maggio, in concomitanza con altri due appuntamenti che comporranno una iniziativa a nazionale. Con le librerie torinesi, infatti, allestiranno i loro banchi anche Roma, per Libri Come, e Bari, con Lungomare di libri. Il Salone del Libro arriverà dal 14 al 18 ottobre al Lingotto Fiere, sempre sotto il tema Vita Supernova. «Sarebbe bello — commenta il direttore Nicola Lagioia — ritrovarci dopo un periodo così terribile. Già a Portici di Carta vorremo fare eventi in presenza, saremo verso fine maggio e farà più caldo, penso che qualcosa all’aperto si potrà fare». Molto, naturalmente, dipenderà dal quadro epidemiologico nazionale. «Ormai è tutto un “compatibilmente con” — aggiunge Lagioia — ma dobbiamo provare a fare qualcosa, altrimenti non esiste un futuro. Ora stiamo scommettendo sul fatto che Governo ed enti locali vincano questa battaglia». Un argomento che entrerà sicuramente anche nel programma culturale. Dei contenuti, però, si discuterà dal mese prossimo, quando inizieranno gli incontri con gli editori. «La pandemia è un discrimine fra passato e futuro — prosegue il direttore — e posso dire di preferire termini con “next generation” a “recovery fund”, perché “next” vuol dire che c’è un futuro di un certo tipo. E mi ha colpito anche il riferimento di Mario Draghi alle prossime generazioni. Il Salone del Libro ha sempre avuto incontri con un respiro lungo».
Ci saranno anche nella 33esima edizione. Diverse iniziative sono attese nel periodo precedente, come ad esempio la partecipazione al Dantedì, il 25 marzo alle 11.30, con una diretta Instagram. È al Sommo Poeta, peraltro, che sarà dedicata Vita Supernova.
Mentre sarà confermata e ampliata l’iniziativa «Adotta uno scrittore», il Salone lavorerà con le scuole anche grazie alla piattaforma digitale Salto+, lanciata in occasione dell’ultima edizione digitale, Vita Nova, e per la quale sono attesi nuovi contenuti. Ad esempio due serie podcast, una legata agli incontri dello scorso dicembre e una chiamata Il Salone presenta Albert Camus,
che accompagna la diffusione nelle scuole di seimila copie de La peste. Sarà una edizione realizzata ad hoc da Bompiani (sostenuta dall’associazione Fondazioni di origine bancaria del Piemonte), per l’iniziativa «Un libro, tante scuole», che ha coinvolto anche la famiglia Camus. Nuova struttura, poi, per il Bookblog mentre prosegue L’europa ancora da scrivere, per gli 80 anni del Manifesto di Ventotene. «La macchina del Salone non si è mai fermata — spiega Lagioia — e a maggio uniremo idealmente l’italia. Ci siamo abituati a rimodulare più volte, ma speriamo non sia necessario, i librai (a Torino coordinati da Rocco Pinto, ndr) sono ben contenti di poter esporre. Per l’editoria italiana è stato un buon 2020 vista la leggera crescita di vendite, ma in questo Paese va fatta una battaglia importante per la lettura. Alcune cose sono state fatte e ringrazio il ministro Dario Franceschini, ma l’opera va completata, dalla “next generation” mi aspetto questo».
L’iniziativa nazionale
La lunga libreria all’aperto sarà allestita in contemporanea con gli eventi a Roma e Bari