La Primavera in allarme, ma senza Karamoko
Alcuni ragazzi potrebbero lavorare con Nicola, non il francese squalificato 2 mesi
Il Covid ha fatto scattare l’allarme in casa Toro, ma non lo scompiglio. Così, mentre si cerca di stabilire la dimensione del focolaio epidemico all’interno della prima squadra, anche la Primavera attende novità: a seconda del numero dei calciatori contagiati, alcuni ragazzi di Marcello Cottafava potrebbero essere chiamati per integrare il gruppo quando l’attività riprenderà. Proprio come è successo nella stagione scorsa dopo il lockdown.
Intanto uno dei giovani granata più talentuosi, Ibrahim Karamoko, sa già di aver perso l’occasione per farsi notare da Davide Nicola. Il centrocampista francese nato nel 2001 ha, infatti, ricevuto una maxistangata dal Giudice Sportivo: squalifica fino al 30 aprile, più ammonizione, per il coinvolgimento nella rissa scoppiata durante Torino-fiorentina di sabato.
Il granata, secondo quanto ha riportato l’arbitro Bitonti di Bologna nel suo referto, è stato punito «per avere, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con un calcio alla caviglia e successivamente con uno schiaffo al viso mentre questi era in terra». In seguito si è arrivati alle mani con il viola Vittorio Agostinelli: Karamoko «lo attingeva al viso con uno sputo e, nella colluttazione che scaturiva, lo afferrava al collo colpendolo con un pugno al viso e con un calcio di striscio all’altezza del petto». Squalifica ampia anche per il fiorentino: cinque giornate di stop perché «a gioco fermo, ha colpito con uno schiaffo al viso un calciatore avversario e, nella successiva colluttazione, sferrato un pugno al medesimo colpendolo al volto».
Due giornate di squalifica e 500 euro di multa per l’allenatore viola Alberto Aquilani per aver protestato veementemente con l’arbitro strattonandolo per un braccio.
Molto probabile che la società granata presenti un ricorso alla Corte Federale d’appello per tentare di arrivare ad una riduzione della squalifica di Karamoko. In ogni caso, il club lo ha multato e l’allenatore Cottafava ha stigmatizzato l’episodio: «Ferma condanna del gesto, qualcosa che non appartiene al nostro gruppo né al Torino — ha detto il tecnico a Torino Channel —. Ora pagherà in prima persona, ma questo deve servire di lezione a lui e a tutti i suoi compagni».