«È la variante inglese»
Salgono a 7 i giocatori positivi al Covid19 e, mentre la Lega aspetta, parla la Asl Torino: «È la variante inglese, stop» A rischio anche la Lazio martedì
Salgono ancora i giocatori positivi nel Torino (che è in isolamento da ieri), gli esami ripetuti ieri hanno trovato un altro tampone positivo al Covid19, probabilmente lo stesso granata che il giorno prima aveva dato un esito «non negativo». Lo ha annunciato ieri lo stesso club granata con una nota sul proprio sito web. La partita di venerdì con il Sassuolo uscirà questa mattina dal calendario di febbraio, la Lega di A la rinvierà a mercoledì 17 marzo.
Ma già ieri erano stati gli stessi uffici sanitari torinesi ad annunciare una decisione per la quale mancava soltanto l’ufficialità: «C’è la possibilità che il match con il Sassuolo non si giochi — ha detto il dg dell’asl di Torino Carlo Picco —. Se non ci fosse stata la variante inglese, non avremmo preso questa posizione. Entro domani (oggi, ndr) verrà assunta una decisione. Di fronte a un cluster con suggestioni importanti di variante inglese con diffusione tra calciatori e persone loro vicine, occorre riflettere. Si stanno facendo tamponi ogni giorno, non c’è ancora una parola definitiva, ma c’è la possibilità che non si giochi».
In attesa di una decisione, tutto il gruppo squadra è comunque in isolamento da martedì. Per i giocatori positivi (ora sette in totale) è scattata la quarantena, che per i primi due casi — registrati giovedì scorso — potrebbe concludersi domenica o lunedì, a patto che il tampone di controllo a quel punto sia negativo (servirà comunque poi anche la visita medico-sportiva per tornare in campo). Durerà sino alla prossima settimana, invece, per i casi registrati da lunedì a ieri.
Per capire invece quando i negativi potranno riprendere l’attività sportiva in gruppo e al Filadelfia, ora chiuso, sarà determinante il giro di tamponi in programma questa sera: l’autorità sanitaria, d’accordo con lo staff medico granata, adotta massima cautela poiché ad essere penetrata all’interno dello spogliatoio granata è la variante inglese del virus. Ma se gli esami venerdì fossero tutti negativi si potrebbe immaginare come circoscritto il focolaio granata e l’asl a quel punto potrebbe allargare le maglie del suo controllo passando dall’isolamento totale a domicilio alla bolla stabilita nel protocollo del calcio, consentendo quindi gli allenamenti, individuali in una prima fase. Ragionamenti ora comunque prematuri in attesa del prossimo giro di esami. Che saranno dirimenti anche e soprattutto per gestire le decisioni successive, legate alla trasferta di Roma, martedì contro la Lazio: la squadra dovrebbe partire lunedì, ma sarà ancora ferma per il documento dell’asl che ha ordinato «almeno una settimana di isolamento» a tutti i membri del gruppo squadra.
La situazione non è semplice, anche per via di un calendario fitto di impegni. Dove non è semplice trovare spazio per i recuperi. Quello con il Sassuolo è deciso, quello con la Lazio sarà valutato aspettando elementi e notizie sino a domenica-lunedì. Nel frattempo, il Cagliari – che venerdì aveva affrontato il Torino – tira un sospiro di sollievo: nessuna positività dopo il giro di tamponi aggiuntivo. E ieri anche il medico del Toro, Daniele Mozzone, uno dei positivi tra i «non giocatori» ha scelto di tranquillizzare amici e conoscenti via social, pubblicando una foto su Instagram con una frase, «Sto bene». L’ottimismo conta, tanto.
❞ Asl Torino Senza la variante inglese, non avremmo preso questa posizione
Si stanno facendo tamponi ogni giorno, non c’è ancora una parola definitiva
I tamponi di giovedì hanno confermato la debole positività emersa già martedì
La presenza delle varianti è un elemento di criticità, anche per il volo a Roma
Il tecnico dei granata non ha mollato la presa dello spogliatoio: grinta e lavoro pure via social
Daniele Mozzone è positivo e isolato Lui ha scelto i social per tranquillizzare tutti