Borghese a Torino per quattro pub
Il celebre cuoco è in città per le riprese della sfida del suo show, «Quattro ristoranti»
«E vi ricordo che nulla è ancora deciso, perché manca il mio voto che potrebbe confermare o ribaltare la situazione». L’assertivo leitmotiv di Alessandro Borghese, lo chefanchorman più popolare del Paese, risuona da anni nelle case degli italiani in quel piccolo fenomeno televisivo che risponde al nome di 4 Ristoranti. E proprio in questi giorni Torino torna protagonista delle riprese della serie con una puntata dedicata ai ristoranti-pub.
«Evi ricordo che nulla è ancora deciso, perché manca il mio voto che potrebbe confermare o ribaltare la situazione». L’assertivo leitmotiv di Alessandro Borghese, lo chef-anchorman più popolare del Paese, risuona da anni nelle case degli italiani in quel piccolo fenomeno televisivo che risponde al nome di 4 Ristoranti. E proprio in questi giorni Torino torna protagonista delle riprese della serie con una puntata dedicata ai ristoranti-pub.
Luoghi d’incontro torinesi per eccellenza, decimati rispetto agli anni 80 e 90, sono tuttora un rassicurante presidio sociale in molti quartieri cittadini. Il poker di locali prescelti, non a caso, copre altrettante zone della città e ha in comune un’accattivante offerta gastronomica oltre che, ovviamente, una pregiata selezione di birre. A contendersi la palma del migliore sono The Overbridge Pub, locale di corso Sommeiller, in Crocetta; il Paddock Wine club, che si trova all’inizio di corso Casale; il Connery di corso Trapani e, nel centralissimo corso Vittorio Emanuele, il Murphy’s Pub Six Nations, noto punto di riferimento di appassionati per le dirette sportive di calcio e rugby.
Il meccanismo della trasmissione è semplice e allo stesso tempo intrigante: quattro ristoratori ospitano a turno gli altri tre e si sfidano a colpi di piatti, giudizi e critiche su location, servizio, menu e conto. Gran cerimoniere è Alessandro Borghese, perfetto nel sottolineare astuzie, piccole ipocrisie (lui le chiama «strategie») o, più raramente, sportività dell’avversario;. Così, quando alla fine i voti determineranno una classifica e fisseranno il valore del ristoratore, allo spettatore rimarrà impresso il menu più interessante, ma anche onestà o perfidia del giudicante.
Il popolare programma di Sky, basato su un format originale tedesco, è ormai giunto alla settima stagione (tuttora in corso) e conta circa cento puntate andate in onda e più volte replicate in chiaro su Cielo e Tv8. Il Piemonte entrò in scena solo nel 2015, nella seconda edizione, con una puntata dedicata a quattro locali «carnivori» di Cuneo in cui fu il Ristorantino L’oca Nera a spuntarla su Osteria dei colori, Osteria vecchio borgo e La Mucca pazza. Nella stagione seguente, Novara e Vercelli ospitarono la gara riservata ai migliori ristoranti di riso e nella prima tv del 31 gennaio 2017, Torino entrò per la prima volta in gara con la sfida per la miglior trattoria urbana della città: in quell’occasione, a sfidarsi a colpi di buon vino e battute al vetriolo, c’erano Gaudenzio, poi risultato vincitore, L’orto già Salsamentario, Cenerentola pret-à-manger e il Sorij Nouveau. Nella quarta edizione fu la volta del Museum a guadagnarsi il titolo di miglior ristorante «under 30» di Langhe e Roero dopo la leale sfida con Il Cortile, l’eremo della Gasprina e l’osteria la Pimpinella. Infine, oltre a un’incursione sul Lago Maggiore nello speciale estivo del 2017, fu la volta di Cascina Faletta (su Il Ristoro, Gubistrò e Materia Prima) a presentare il miglior menù degustazione del Monferrato.
La trasmissione In onda su Sky, è arrivata alla settima stagione con oltre cento puntate