«Era il piano degli anni 80 lo abbiamo adeguato ai cittadini e al personale»
L’assessora Lapietra: «I trasporti erano una melma»
«Siamo pronti a partire con una nuova rete che invoglierà i torinesi a lasciare a casa l’auto». L’assessora alla Viabilità Maria Lapietra è orgogliosa della «rivoluzione» del trasporto pubblico disegnata dal Gruppo torinese trasporti per i prossimi anni. E rimanda al mittente le critiche del suo predecessore, il consigliere di Azione Claudio Lubatti: «Ho ereditato da lui una situazione disastrosa; ma in questi anni abbiamo sistemato l’azienda e ascoltato i cittadini e il personale».
Assessora, si parte a distanza di un anno dal primo annuncio?
«Sì, ma in quest’anno segnato dalla pandemia abbiamo portato a casa ottimi risultati, come il pagamento dei biglietti con carta di credito e la gestione del rientro a scuola. Ora possiamo tirare il fiato e guardare avanti».
E avanti cosa c’è?
«Diventerà concreto l’enorme lavoro messo a punto da Gtt, sulla base dei dati analizzati anche da chi sta lavorando per la metro 2, attraverso l’utilizzo delle cellule telefoniche per conoscere gli spostamenti dei torinesi».
Cosa cambierà?
«Una rete obsoleta, la stessa degli anni ’80, mai rivista, mentre la popolazione di Torino e le sue esigenze sono mutate. Ad integrazione, i prolungamenti della metropolitana e la previsione della linea 2. Ma il cambiamento è dovuto anche ad altre esigenze».
Quali?
«Economiche. Negli anni precedenti sono stati fatti tagli col paraocchi al trasporto pubblico pur di rimanere a galla. Quando siamo arrivati, nonostante tutto abbiamo mantenuto i servizi e rivisto la rete. Ora però la questione risorse è cambiata».
Ne arriveranno di nuove?
«Sì, dall’alto hanno finalmente capito che sanità, scuola e trasporti sono i tre temi per il futuro della città, e che sono strettamente legati ad ambiente, economia e servizi».
Qual è l’obiettivo della nuova rete?
«Offrire trasporti integrati e complementari che invoglino le persone a lasciare a casa il mezzo privato».
L’ex assessore Lubatti la definisce “un bluff”…
«Mi viene da ridere. Il momento più triste Gtt l’ha toccato col suo mandato: non riesco a trovare un sinonimo adatto per non dire parolacce».
Ci provi…
«Melma. Ecco la situazione in cui ho trovato l’azienda di trasporto pubblico. Nel luglio 2016 io ho ereditato disallineamenti mostruosi e una rete vecchia di 40 anni. Mi dispiace se non si tratta di annunci altisonanti, ma abbiamo ascoltato i cittadini e il personale. Ma non solo».
Cos’altro?
«Noi abbiamo sistemato l’azienda e ripensato al trasporto pubblico analizzando 5 milioni di spostamenti ogni santo, santissimo giorno».
Attivato il pagamento dei biglietti con carta di credito e la gestione del rientro a scuola
Offrire trasporti integrati e complementari che invoglino le persone a lasciare a casa l’auto