Corriere Torino

Il Regio chiude fino a Ottobre Purchia striglia il Comune

In teatro verrà ristruttur­ata la torre scenica. La commissari­a: «Dove siete stati fino ad ora?»

- Morelli

Per il Teatro Regio si prospettan­o una primavera e un’estate di cantieri: sarà chiuso fino a ottobre. Proprio il periodo in cui i teatri potrebbero essere aperti. La commissari­a Rosanna Purchia, però, assicura: «Andremo all’aperto». E potrebbe arrivare una convenzion­e con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Ieri Purchia si è confrontat­a con la Commission­e cultura del Comune. Nel corso di una seduta ad alta tensione sono stati sviscerati alcuni tra i problemi del teatro con la commissari­a che ha strigliato i consiglier­i.

Per il Teatro Regio si prospettan­o una primavera e un’estate di cantieri: sarà chiuso da giugno a ottobre. Proprio il periodo in cui i teatri potrebbero essere aperti. La commissari­a straordina­ria Rosanna Purchia, però, assicura: «Andremo all’aperto». E potrebbe arrivare una convenzion­e con la Fondazione Piemonte dal Vivo.

Sono alcune delle novità raccontate ieri durante un’accesa Commission­e cultura in Consiglio comunale, dove non sono mancate le scintille. Purchia ha ribattuto alle rimostranz­e con un «dove siete stati finora?», inducendo Massimo Giovara, che presiedeva l’audizione, a chiederle di moderare i toni. La chiusura estiva sarà motivata dai lavori alla «torre scenica», finanziati con gli 8,5 milioni in arrivo dal Cipe di cui si parla da tempo, mentre già a fine marzo il Regio avvierà un altro cantiere, grazie al Comune di Torino, per ottenere l’agibistrat­ivo, lità completa. Ora l’obiettivo è accedere al «fondo rotativo». Si tratta dell’ex Legge Bray, che garantirà al teatro un prestito fino a 20 milioni di euro dallo Stato per saldare i debiti pregressi.

Quanto al debito, a fine 2019 era arrivato a 26 milioni di euro e alla fine dello scorso anno era già stato ridotto a una cifra compresa fra 17 e 20 milioni. Un dettaglio preciso, insieme alla relazione completa sulle azioni intraprese, sarà disponibil­e alla chiusura del bilancio 2020, il mese prossimo. Stando alle parole di Purchia, però, sono stati quasi azzerati i debiti con gli artisti, mentre i crediti che il teatro vantava (molti con le istituzion­i) sono stati in buona parte recuperati. «Con i fornitori — ha aggiunto — abbiamo chiuso un debito storico di 1,3 milioni con uno stralcio di 470 mila euro». Inoltre, visto l’imminente ritorno dei dipendenti in cassa integrazio­ne, da metà marzo all’11 aprile, la commissari­a e il direttore generale, Guido Mulè, si taglierann­o lo stipendio del 10%. Intervento proposto anche ad altri dirigenti. L’altro fronte è la pianta organica: sono stati ridefiniti gli incarichi e si cerca internamen­te un direttore amminiment­re due risorse si occuperann­o del controllo di gestione. «La prolungata mancanza di un direttore marketing — ha poi aggiunto Purchia — ha fortemente incrinato la credibilit­à della fondazione, le recenti inchieste giudiziari­e l’hanno danneggiat­a ancora. Gli interventi di marketing saranno diretti a rilanciarn­e l’immagine». In arrivo anche la figura del «risk manager» e a un piano per l’efficienta­mento dei costi.

Su questo aspetto, ieri è partita anche la contrattaz­ione fra sindacati e direzione generale per il contratto integrativ­o, l’intento è riorganizz­are il lavoro e limitare le perdite economiche per i dipendenti. Anche perché, dopo i 17 amministra­tivi lasciati a casa, nel «bacino di compensazi­one», 14 contratti del personale artistico non saranno rinnovati. Nel frattempo altri due violinisti sono stati reintegrat­i, con sentenza del 23 dicembre, ma per loro è stata conteggiat­a la Fis per il mese di gennaio.

Le attività, comunque, proseguira­nno in streaming fino ad aprile. «La stagione 2020/2021 non era coerente — ha detto la commissari­a — con le condizioni economiche della fondazione, è stata rivista». Sono tutte azioni inserite in un cronoprogr­amma presentato al Ministero della Cultura.

C’è poco tempo per chiudere: l’incarico di Rosanna Purchia terminerà il 9 marzo, ma iniziano a diffonders­i voci su un possibile rinnovo.

❞ La mancanza di un direttore marketing ha incrinato la credibilit­à della fondazione

 ??  ?? Illuminato ma vuoto Il Teatro Regio con tutte le luci accese lunedì sera in segno di protesta contro la prolungata chiusura dei luoghi di cultura
Illuminato ma vuoto Il Teatro Regio con tutte le luci accese lunedì sera in segno di protesta contro la prolungata chiusura dei luoghi di cultura

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy