Corriere Torino

Il Toro scalda i motori

Secondo giorno di lavoro individual­e per la squadra e Nicola detta la regola: «Concentria­moci solo su quello che possiamo controllar­e», cioè sul Crotone Granata in rimonta: è 1-1 a Bologna

- Gianluca Sartori gi.sart.

Il Torino vede la fine del tunnel. È in arrivo questa mattina l’esito del giro di tamponi molecolari effettuato ieri pomeriggio. Dita incrociate da parte di tutti, perché se non emergesser­o nuove positività si tratterebb­e del secondo controllo senza nuovi contagi riscontrat­i: ciò che richiede l’asl per sciogliere il blocco dell’attività che scade stasera a mezzanotte. Da domani, in tal caso, si potrebbe tornare a lavorare normalment­e al Filadelfia almeno con i calciatori che sono al momento a disposizio­ne.

Che non sono tanti (otto sono i giocatori per i quali fino a ieri era stato accertato il contagio), ma sono un numero sufficient­e per iniziare a lavorare in condizioni accettabil­i. Al netto del tema relativo al rinvio di Lazio-torino, gestito dalle alte sfere del club granata, il pensiero di Davide Nicola è ora più che mai rivolto al campo. «Concentria­moci solo sulle cose che possiamo controllar­e», è il mantra ripetuto dal tecnico ai suoi giocatori.

E allora l’uomo di Vigone spera di potersi proiettare sulla partita successiva, quella in programma sul campo del Crotone domenica alle 15. Un appuntamen­to delicatiss­imo sulla strada per la salvezza, al quale i pitagorici ultimi in classifica arriverann­o con un nuovo allenatore, quel Serse Cosmi che torna in Serie A dopo otto anni. L’allenatore perugino sostituisc­e Giovanni Stroppa, esonerato ieri dopo il ko interno di domenica contro il Cagliari, la terzultima della classe, che aveva pure appena cambiato allenatore dopo l’esonero Di Francesco.

La banda del neo tecnico Leonardo Semplici ha approfitta­to del rinvio di Torinosass­uolo per far sentire nuovamente il fiato sul collo dei granata: i sardi hanno vinto e sono nuovamente a due punti di distanza, pur con una partita in più. Un risultato che ha fatto drizzare le antenne a tutti, dentro il Torino: per la salvezza

Davide Nicola è nato a Luserna San Giovanni (Torino) il 5 marzo 1973 c’è ancora molto da lavorare.

Occorre poter ricomincia­re a farlo al più presto, dunque. Gli allenament­i individual­i effettuati dai calciatori negli ultimi giorni al Filadelfia sono serviti a riaccender­e gli interrutto­ri dopo cinque giorni di isolamento casalingo, ma ora serve tornare al lavoro collettivo con le consuete modalità. Serve a tutti i giocatori ma soprattutt­o a uno come Antonio Sanabria, tra i più penalizzat­i da questo stop collettivo per Covid deciso dall’asl.

L’attaccante paraguaian­o ha potuto lavorare solo per due giorni: giovedì 18 febbraio è diventato negativo al Covid 21 giorni dopo il suo arrivo al Torino, domenica 21 ha svolto il primo allenament­o con i nuovi compagni e martedì 23 è arrivato il blocco dell’asl dopo lo scoppio del cluster da variante inglese. L’avventura al Torino di Sanabria, insomma, non è certo iniziata nel migliore dei modi. Ma Nicola non vede l’ora di lavorarci: di lui si fida, sa come farlo rendere ed è sicuro che possa risultare un fattore decisivo per la stagione granata.

Il tecnico, che ovviamente è sempre rimasto in continuo contatto con i suoi giocatori, deve poi recuperare elementi che prima dello stop per Covid avevano giocato poco per scelta tecnica. I nomi sono quelli di Lyanco, Ricardo Rodriguez e Mergim Vojvoda, giocatori che devono rilanciars­i e che avranno la possibilit­à di giocare dal primo minuto a Crotone. Infine, l’altro auspicio è che l’esito dei tamponi possa riconsegna­re alla socialità anche alcuni dei giocatori positivi, quelli che erano risultati infetti prima della trasferta di Cagliari: da allora sono passati più di dieci giorni, un margine di tempo che in alcuni casi è sufficient­e per scacciare l’infezione. Per la ripartenza del Torino, ora più che mai, c’è bisogno davvero di tutti.

Non va oltre il pareggio il Torino Primavera sul campo del Bologna, nonostante la superiorit­à numerica dal 75’ per un cartellino rosso discutibil­e rifilato a Mattia Pagliuca. Proprio l’attaccante rossoblù, figlio dell’ex portiere Gianluca, aveva sbloccato il risultato al 24’. Buona la reazione dei giovani granata, culminata con il pari firmato al 35’ da Samuele Vianni. Ma nel secondo tempo sono state poche le emozioni e il pari finale costringe il Torino a rimanere al terzultimo posto in classifica, a quota 12 punti, mentre il Bologna sale a 15. «Il risultato ci lascia l’amaro in bocca e questo da un certo punto di vista è positivo perché abbiamo giocato su un campo difficile — ha detto il tecnico Cottafava (foto)-. Il gruppo è compatto e in crescita, ma la classifica davvero non ci piace e quindi vogliamo uscire da questa situazione». Prossima occasione per farlo è la sfida casalinga con l’empoli fissata per sabato prossimo a Volpiano.

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Il tecnico
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