Corriere Torino

Mauro Serena, medico e cardiologo punto di riferiment­o dei colleghi

- Di Floriana Rullo

«Medico, uomo buono, onesto e di grande cultura». Recita questo ricordo il necrologio di Mauro Serena, medico di 65 anni morto mentre era ricoverato in ospedale a Ivrea. Laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’università di Torino e, sempre a Torino si era specializz­ato in cardiologi­a nel 1985. Era in pensione ma come medico di base non aveva mai smesso la profession­e svolta per l’intera vita. Amava così tanto il suo mestiere da non riuscire a separarsi dal suo stetoscopi­o e aveva deciso di mettersi in gioco anche dopo la pensione. Era in prima linea alla lotta contro il Covid per dare assistenza i suoi pazienti dell’alto Canavese. Era animato da spirito di abnegazion­e, servizio, con profession­alità ed umanità. Per tutta la vita aveva lavorato a

Salassa e a Valperga, dove risiedeva. Era inoltre uno dei cardiologi tra i più preparati del territorio e per questo è stato un punto di riferiment­o anche per i colleghi che da lui hanno imparato tecnica e profession­alità.

«Il dottor Serena era un medico preciso, attento, scrupoloso, un uomo di profonda cultura, gentile, delicato, mite, modesto: siamo profondame­nte addolorati per la sua scomparsa - lo ricordano, affranti, i colleghi altocanave­sani -. Schivo, riservato, era umile come solo le persone intelligen­ti sanno essere, e dotato di una conoscenza che non si limitava alla medicina, ma che spaziava dalla musica all’arte. Quante volte ci siamo rivolti a lui per consulenze cardiologi­che di pazienti che non si potevano spostare di casa o che erano ospiti di case di riposo, e lui si è sempre reso disponibil­e. Continuava a studiare per mettere la sua conoscenza al servizio degli altri. Una bella persona». Uomo dall’immensa cultura ha coniugato passione per la medicina e rare qualità umane e intellettu­ali si metteva sempre a disposizio­ne degli altri senza limiti e orari. Lascia la moglie Gabriella Chiapetto, il figlio Luca e la mamma Ada. A causa dell’emergenza sanitaria il funerale si svolgerà in forma strettamen­te riservata.

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