«L’uomo nero non esiste più A Damilano vanno tolti voti»
Portas (Moderati): basta con le paure, sicurezza e riaperture non sono temi di destra
Mimmo Portas, leader dei Moderati, i vertici del M5S non smettono di premere per un’intesa giallorossa, nonostante il Pd abbia chiuso le porte. C’è spazio per un ripensamento?
«Mi sembra che questo matrimonio non sia andato oltre le promesse tra fidanzati». Lei di recente ha incontrato la sindaca. Appendino dovrebbe ricandidarsi?
«Bisognerebbe chiederlo a lei. Certo, è la figura più forte del Movimento». Forse potrebbe trarne giovamento lo stesso centrosinistra ancora alle prese con le primarie.
«Io spero solo che questa confusione, dove ci sono anche partiti nazionali che si rifugiano nelle liste civiche, finisca presto e si smetta di parlare di nomi e alchimie elettorali, per concentrarsi sui temi: il lavoro, la sicurezza, le riaperture, gli aiuti ai commercianti (7 mila imprese con 20 mila addetti). Non possiamo lasciarli alla destra». Alle primarie ci sarà un candidato dei Moderati?
«Lo stiamo valutando». Da cosa dipende?
«Dal fatto che si facciano in presenza. Ho molti dubbi sul voto online». Che dubbi?
«Dubbi sulla sicurezza e sull’uso dei dati raccolti». Lei lamenta la confusione sui nomi a discapito del dibattito sui temi. È un fatto che manchi ancora il candidato, mentre il centrodestra ce l’ha. Paolo Damilano la preoccupa?
«Damilano è una persona valida. E non può essere additato come l’uomo nero, come vorrebbe qualcuno». Si riferisce alla sinistra?
«C’è chi ha paura dell’onda nera ma c’è anche chi ha paura dell’onda rossa. Parlare delle nostre paure, anziché di ciò che vogliamo fare, e continuare ad agitare lo spettro delle destre non funziona, basti guardare i sondaggi nazionali: FDI è al 16 per cento, quando il Pd è intorno al 20. Il voto alle comunali non è sui simboli. Gli elettori scelgono la persona che reputano più capace di realizzare i progetti della città. Il voto post ideologico è determinante». Il centrosinistra dovrebbe puntare a questi elettori?
«In questo Chiamparino è stato un maestro: anche alle ultime Regionali in città è riuscito a distanziare il centrodestra di 5 punti. Ecco perché io penso che Stefano Lo Russo debba seguire l’esempio e parlare a quell’elettorato moderato che non avrebbe problemi a votare per Damilano». E come si parla a quell’elettorato?
«A me lo slogan Torino bellissima piace molto, ma penso anche che Torino sia intelligentissima e sappia chi è davvero dotato delle capacità necessarie per portare a compimento un progetto e far tornare la città a sognare».