Corriere Torino

Il Real, lo United e Neymar chiamano, la mamma lo promette allo Sporting Il futuro è incerto, più della Champions

- Timothy Ormezzano

Se i gol quest’anno non gli sono proprio mancati, Cristiano Ronaldo mercoledì in casa del Sassuolo ha finalmente ritrovato anche la voglia, lo spirito, la cattiveria e tutto quell’insieme di cose che fanno un gran bene alla Juventus. Chissà se CR7 troverà anche qualche acquirente dei suoi preziosi servigi. Per ora si sono registrate solo suggestion­i, pour parler, sogni a occhi aperti. Dopo che il Real Madrid si era sfilato, l’agente Mendes aveva sondato la possibilit­à di un ritorno a Old Trafford del suo assistito più illustre. «Rivorrei Cristiano in squadra», aveva detto l’allenatore Solskjaer. I margini di manovra sono però pochissimi, specie se Cristiano Ronaldo non rinuncerà a qualcuno dei suoi 31 milioni netti di ingaggio annuo.

Pochi giorni fa era arrivata una sorta di chiamata di Neymar,

al quale il Psg ha appena prolungato l’oneroso accordo: «Sono stato compagno di squadra di tanti campioni come per esempio Messi e Mbappé, ma non ho ancora mai giocato vicino a Cristiano Ronaldo». Difficilme­nte verrà accontenta­to.

Al coro si è ora aggiunta la voce del cuore, quella di mamma Dolores, reduce dai festeggiam­enti per lo scudetto dello Sporting Lisbona. Ecco la sua promessa, alle telecamere di TVI24: «Domani andrò a trovare Cristiano e gli parlerò. La prossima stagione giocherà allo stadio Alvalade, lo convincerò a tornare». Insomma

la famiglia spinge forte per un ricongiung­imento, sperando nel ritorno del figliol prodigo all’ovile lusitano. Uno scenario che al più potrebbe verificars­i nel 2022.

In un calcio dilaniato nei bilanci dalla pandemia, è quasi impossibil­e trovare un club disposto a garantire a CR7 lo stesso maxi-stipendio previsto dal quarto e ultimo anno di contratto con la Juve. Un impegno che gli stessi bianconeri con ogni probabilit­à non potrebbero più permetters­i in caso di mancato accesso alla Champions, un disastro sportivo/economico che provochere­bbe mancati inper i nostri obiettivi. Fino alla fine», il messaggio affidato mercoledì sera ai social dal portoghese. «Don’t stop here», ha aggiunto CR7 a corredo dell’immagine di una sua esultanza con la tripla cifra sullo sfondo. Letteralme­nte si traduce «non mi fermo qui», che non vuol dire «vado via» semmai «segno ancora». Solo Sivori ha raggiunto quota 100 in meno partite di Cristiano (124 per il Cabezon, 131 per il Bicho), chiamato a trascinare i suoi nei prossimi 180 minuti decisivi tra la sfida con l’inter di domani (ore 18) allo Stadium e l’ultima danza del 23 maggio a Bologna. Due partite che condizione­ranno il futuro del club e di Ronaldo molto più della conquista o meno della Coppa Italia nella finale di mercoledì contro l’atalanta a Reggio Emilia.

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