Corriere Torino

Design e gallerie Così gli artisti si riprendono il Borgo dei Pirati

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«Dove ci troviamo noi è una parte chiamata Borgo dei Pirati. Fino a pochissimo tempo fa non c’erano strade asfaltate e la fognatura è stata fatta dai privati, anche noi abbiamo contribuit­o». Lo racconta Franco Noero, che, dopo diversi traslochi (e qualche anno dentro la Fetta di Polenta in Vanchiglia), ha aperto la sua galleria in via Mottalciat­a 10/B, in un piccolo agglomerat­o dove fiorisce la creatività. A pochi metri da questa celebre galleria c’è l’agenzia Bellissimo di Luca Ballarini, poi architetti, designer, artisti. È un gruppo di isolati che non fa parte di Barriera di Milano né di Aurora, ma si affaccia su Borgo Rossini. Di fronte è nata una nuova Coop a fine 2020, con annesso studentato, mentre poco più in là l’ex sede del Toroc si prepara a ospitare coworking e appartamen­ti. Il Borgo dei Pirati, chiamato così perché un tempo «impenetrab­ile dagli organi di controllo», è un punto di vista privilegia­to sul cambiament­o di questa parte di città. «Quando siamo arrivati — prosegue Franco Noero — c’erano già insediamen­ti interessan­ti. La zona sta cambiando radicalmen­te ed è cambiato anche il visitatore che stiamo cercando di portare. L’insediamen­to Lavazza ha spostato l’asse della città verso questa zona». Ma sono soprattutt­o i servizi ad attirare energie, come un ufficio postale, perché «la Posta è vita». Fra il Borgo dei Pirati e il Cimitero Monumental­e c’è poi lo Scalo Vanchiglia,

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