Corriere Torino

Lavagno, il primo olé arriva in Kazakistan

A Shymkent trionfa il mancino del Ronchiverd­i: «E dicevano che avrei smesso»

- Loris Ighina

Primo titolo in carriera per Edoardo Lavagno nel circuito ITF. Il 23enne mancino torinese, partito dalle qualificaz­ioni, ha vinto ieri il 15.000 $ di Shymkent (in Kazakistan) battendo in finale, per 6-3 6-0, il russo Shevchenko, testa di serie numero 7.

L’allievo di Laurent Bondaz, portacolor­i in serie A2 dei Ronchiverd­i Torino, ha messo a segno 10 game consecutiv­i per arrivare al titolo, dal 2-3 del primo set al suo piccolo trionfo. E non ha perso una sola frazione nell’intero torneo: «Mi sto godendo il momento — ha detto a caldo Lavagno — anche se penso già al prossimo torneo ormai alle porte. Stiamo lavorando bene e prima o poi doveva succedere. Condivido il titolo con il mio team, da Bondaz a Lemma, da Iozzo alla mia famiglia. Sono contento di aver smentito anche qualche dottore che mi aveva detto che non avrei più giocato a tennis. Non mi sento affaticato e qui le condizioni mi sono davvero favorevoli».

«È un premio al lavoro fatto in tutti questi anni — ha commentato il suo coach, Laurent Bondaz — e alla perseveran­za di Edoardo che ha superato anche molti momenti difficili come gli stop che sono seguiti ai diversi infortuni patiti. Il livello lo ha sempre avuto, come aveva dimostrato anche in passato, per esempio costringen­do l’oggi top 100 Davidovich Fokina al terzo e rischiando anche di batterlo. Doveva sbloccarsi e ora lo ha fatto. E questo ora è il suo punto punto di partenza, certo non di arrivo».

Come tanti colleghi, il 2020 internazio­nale di Lavagno è stato fortemente condiziona­to dalla cancellazi­one dei tornei internazio­nali, il mancino torinese ha cadenzato il suo lavoro, con la partecipaz­ione agli Open, con le perle della finale (non disputata causa blocco del primo lockdown) nel BNL al Green Park di Rivoli e la vittoria nel ricco Open di Saluzzo. E quest’anno «Edo» è ripartito fortissimo, prima del titolo di Shymkent, tre quarti di finale raggiunti negli otto futures disputati. Da oggi Lavagno, determinan­te nel 2020 anche per la promozione dei Ronchiverd­i in A2, sarà ancora in gara in Kazakistan e ripartirà dalle qualificaz­ioni. Poi rientrerà in patria e sarà impegnato in alcuni futures in Italia. La sua classifica migliorata sensibilme­nte (entrerà per la prima volta tra i top 800 ATP) dopo il trionfo di ieri sarà la base per una nuova programmaz­ione di tornei.

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Mancino Edoardo Lavagno, 23 anni, dei Ronchiverd­i

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