Corriere Torino

Perché a Torino primarie flop?

- Di Carmine Festa

«Inumeri sono numeri. E, alla fine, contano solo loro» dicono le persone concrete. E allora vediamoli i numeri delle primarie del centrosini­stra. A Roma e a Bologna in una sola mattinata i votanti hanno superato di poco (Bologna) e quasi doppiato (Roma) gli 11.325 elettori che (in due giorni) si sono recati ti nei gazebo o hanno acceso il computer per votare a Torino. Per Roma si potrà obiettare che la popolazion­e è superiore. Per Bologna questa obiezione cade. E allora: perché a Torino si è votato così poco? Covid e belle giornate ci sono state anche nella capitale e nel capoluogo emiliano-romagnolo. Ma a Torino gli elettori hanno snobbato l’appuntamen­to che altrove sì — e a ragion veduta — viene salutato come festa della democrazia. C’è la disaffezio­ne dell’elettore di centrosini­stra alla politica torinese? Le primarie qui sono state molto, molto svogliate. E allora c’è una emergenza. Di classe dirigente e di partecipaz­ione. Qui ed ora. Come si dice quando qualcosa va cambiata. E va fatto in fretta.

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