Il frigo è il computer del retail 4.0 A Casale il grande freddo tech
Supermarket e negozi. Farmacie e condomini. Dove c’è bisogno di basse temperature entrano in gioco le aziende piemontesi della refrigerazione. Unite in un distretto che conta 30 realtà, 2.500 addetti e 1,5 miliardi di ricavi. E che ora punta alla rivoluzione digitale
Il frigorifero «intelligente» parla e ascolta, raccoglie gli ordini dell’ecommerce e prende casa negli spazi comuni dei condomini. A volte diventa vetrina nei supermercati e ospita vasche aeroponiche per coltivare lattughe e insalate. In altri casi conserva i vaccini, anche quelli hanno bisogno di temperature sotto gli 80 gradi. A Casale Monferrato sono giorni «bollenti» per l’industria che fa business con il freddo 4.0. Perché la riapertura delle attività commerciali e la corsa forsennata dell’ecommerce hanno scatenato una domanda di ghiaccio (in crescita a doppia cifra) che le aziende della refrigerazione industriale faticano ad accontentare. «In dodici mesi è cambiato il mondo — afferma Marco
Buoni, presidente del centro studi Galileo, l’ente piemontese che si occupa di ricerca e formazione del freddo —. Il nostro comparto non solo ha retto alla crisi ma in qualche modo si è rigenerato. Ha accelerato nelle nuove tecnologie, ha ridotto l’impatto ambientale delle macchine e ha dato vita a prodotti pensati per il retail 4.0». Casale Monferrato è stato fino agli anni 80 uno dei grandi poli industriali della refrigerazione. Poi l’ondata di delocalizzazioni ha spazzato via tanti fra i grandi marchi del settore. Ma oggi il distretto del freddo, che conta 30 aziende, 2.500 addetti e fattura 1,5 miliardi l’anno (2,8 mld nella Regione), rinasce con una produzione specializzata e ad alto tasso tecnologico per il retail del futuro.
Leader nel ghiaccio
Nel distretto di Casale c’è tutta la catena del freddo: ci sono trasportatori e carrozzerie refrigerate (Cold Car di Occimiano e Framec di Borgo San Martino); le vetrine per le gelaterie (Mondialframec); i produttori di banchi frigo per l’industria e per il commercio (Pastorfrigo, U5, Unifrigor); il biomedicale (Il Disgelo); i condensatori (Bundy); la distribuzione automatica (Sandenvendo). Il principale player del casalese a capitale made in Italy è il gruppo Epta, leader europeo nella refrigerazione commerciale con 908 milioni di fatturato e fabbriche in tutto il mondo. Nel 2013 il gruppo bresciano ha acquisito la piemontese Iarp dalla famiglia Triglia-godino, che è rimasta socia della società con il 20% del capitale. Oggi Iarp è un brand Epta che a Casale conta oltre 500 dipendenti in uno stabilimento di 60 mila quadri su cui troneggia un nuovo impianto fotovoltaico. «Siamo un gruppo internazionale ma non abbiamo mai smesso di investire in Piemonte — spiega Marco Nocivelli presidente e ceo di Epta — A Casale realizziamo prodotti molto innovativi e tutta la linea plug-in, il freddo alla spina. L’ultimo è il frigo click & collect pensato per l’ecommerce della grande distribuzione». A Casale Monferrato il gruppo Epta ha sviluppato il frigorifero intelligente per Frescofrigo, la startup che consegna sotto casa (e al fresco) gli ordini online di beni alimentari e di qualità. «Dopo un 2020 molto complicato, oggi la ripartenza è robusta — spiega Nocivelli —. L’unico problema è soddisfare la domanda: chip e lamiere sono difficili da reperire».
Materie prime al fresco
La catena del freddo rischia di incepparsi se non si rimette in moto il trasportatore delle materie prime. Tutte le aziende se ne lamentano. Ma per capire meglio cosa sta succedendo sul mercato secondario della componentistica bastano due numeri, quelli relativi al costo dei noli marittimi: nella stagione pre-covid il costo del trasporto di alluminio e microchip prezzava 2.000 dollari oggi invece si sborsa fino a 12 mila dollari. «Un salasso che ha impattato sui prezzi. E si abbatte soprattutto su aziende come la nostra U5 che ha iniziato a produrre neanche due anni fa». A parlare è Cristina
Franco Hr manager di Ucinque, un’azienda nata dalle ceneri di Mondial e da ex manager Iarp. «Nel 2019 abbiamo iniziato a produrre frigoriferi per gelati (per Algida, ndr), per la Gdo e per bevande. Gli sconquassi del Covid ci hanno fatto un po’ ballare ma oggi siamo tornati in pista».
Ucinque fattura 17 milioni e impiega 130 addetti. «Siamo una piccola azienda industriale a forte vocazione tecnologica. Il retail sta cambiando alla velocità della luce. E noi cerchiamo di servire al meglio le esigenze dei consumatori». Ecco che nel catalogo U5 spuntano il frigo digitale 4.0, che dialoga con i nostri dispositivi elettronici, e il prototipo del refrigeratore per i vaccini da conservare a meno 80 gradi.
La sfida ambientale
Sotto la canicola il «grande freddo» offerto dalle aziende casalesi è un sollievo. Consente di trasportare e conservare cibi, bevande e medicinali, peraltro in modo sempre più innovativo. Ma il prezzo ambientale da pagare per produrre ghiaccio è elevatissimo. Ecco perché le certificazioni green diventano un elemento di competitività, peraltro richieste dalle norme di Bruxelles. Tra le prime aziende ad aver brevettato un prodotto a bassissime emissioni c’è Pastorfrigo. «Un prodotto che consuma il 70% in meno rispetto a quello tradizionale», spiega Clara Pastorello, Gm di Pastorfrigo, 40 milioni di ricavi, 250 dipendenti e un export che vale il 90% del totale del mercato. «Ad aprile abbiamo presentato il primo mobile refrigeratore in classe A. È stato uno forzo impegnativo perché l’innovazione costa tempo e risorse, ma che ci ripaga perché gli ordini sono in aumento del 25%».
Pausa caffè sottozero
Trasporto. Farmaceutica. Grande distribuzione. Piccoli negozi. Ecommerce. Dove c’è richiesta di freddo ci sono le imprese made in Piemonte. Anche nella distribuzione automatica. A Casale è presente la multinazionale tedesca Sandenvendo che produce più di 15 mila macchine l’anno e impiega 220 persone. Valter
Degiovanni è plant manager dello stabilimento casalese: «Un anno fa producevamo tanti distributori per gli uffici, oggi le richieste sono le più disparate, soprattutto per i luoghi all’aperto. Ormai questi distributori sono i computer del retail».
Gli ordini non mancano Facciamo fatica a soddisfarli perché sul mercato scarseggiano lamiera e microchip
Il nostro settore ha cambiato pelle nel segno del green e della tecnologia digitale
In Piemonte produciamo i frigoriferi plug-in più innovativi del gruppo, modelli destinati alla Gdo e al commercio elettronico
Siamo cresciuti del 25% in un anno Adesso puntiamo allo sviluppo di prodotti tecnologici green che abbattono le emissioni del 70%
Le vending machine sono i Pc del commercio Telemetria e digitale permettono ai distributori di dialogare con i nostri clienti