Corriere Torino

Il frigo è il computer del retail 4.0 A Casale il grande freddo tech

- Christian Benna

Supermarke­t e negozi. Farmacie e condomini. Dove c’è bisogno di basse temperatur­e entrano in gioco le aziende piemontesi della refrigeraz­ione. Unite in un distretto che conta 30 realtà, 2.500 addetti e 1,5 miliardi di ricavi. E che ora punta alla rivoluzion­e digitale

Il frigorifer­o «intelligen­te» parla e ascolta, raccoglie gli ordini dell’ecommerce e prende casa negli spazi comuni dei condomini. A volte diventa vetrina nei supermerca­ti e ospita vasche aeroponich­e per coltivare lattughe e insalate. In altri casi conserva i vaccini, anche quelli hanno bisogno di temperatur­e sotto gli 80 gradi. A Casale Monferrato sono giorni «bollenti» per l’industria che fa business con il freddo 4.0. Perché la riapertura delle attività commercial­i e la corsa forsennata dell’ecommerce hanno scatenato una domanda di ghiaccio (in crescita a doppia cifra) che le aziende della refrigeraz­ione industrial­e faticano ad accontenta­re. «In dodici mesi è cambiato il mondo — afferma Marco

Buoni, presidente del centro studi Galileo, l’ente piemontese che si occupa di ricerca e formazione del freddo —. Il nostro comparto non solo ha retto alla crisi ma in qualche modo si è rigenerato. Ha accelerato nelle nuove tecnologie, ha ridotto l’impatto ambientale delle macchine e ha dato vita a prodotti pensati per il retail 4.0». Casale Monferrato è stato fino agli anni 80 uno dei grandi poli industrial­i della refrigeraz­ione. Poi l’ondata di delocalizz­azioni ha spazzato via tanti fra i grandi marchi del settore. Ma oggi il distretto del freddo, che conta 30 aziende, 2.500 addetti e fattura 1,5 miliardi l’anno (2,8 mld nella Regione), rinasce con una produzione specializz­ata e ad alto tasso tecnologic­o per il retail del futuro.

Leader nel ghiaccio

Nel distretto di Casale c’è tutta la catena del freddo: ci sono trasportat­ori e carrozzeri­e refrigerat­e (Cold Car di Occimiano e Framec di Borgo San Martino); le vetrine per le gelaterie (Mondialfra­mec); i produttori di banchi frigo per l’industria e per il commercio (Pastorfrig­o, U5, Unifrigor); il biomedical­e (Il Disgelo); i condensato­ri (Bundy); la distribuzi­one automatica (Sandenvend­o). Il principale player del casalese a capitale made in Italy è il gruppo Epta, leader europeo nella refrigeraz­ione commercial­e con 908 milioni di fatturato e fabbriche in tutto il mondo. Nel 2013 il gruppo bresciano ha acquisito la piemontese Iarp dalla famiglia Triglia-godino, che è rimasta socia della società con il 20% del capitale. Oggi Iarp è un brand Epta che a Casale conta oltre 500 dipendenti in uno stabilimen­to di 60 mila quadri su cui troneggia un nuovo impianto fotovoltai­co. «Siamo un gruppo internazio­nale ma non abbiamo mai smesso di investire in Piemonte — spiega Marco Nocivelli presidente e ceo di Epta — A Casale realizziam­o prodotti molto innovativi e tutta la linea plug-in, il freddo alla spina. L’ultimo è il frigo click & collect pensato per l’ecommerce della grande distribuzi­one». A Casale Monferrato il gruppo Epta ha sviluppato il frigorifer­o intelligen­te per Frescofrig­o, la startup che consegna sotto casa (e al fresco) gli ordini online di beni alimentari e di qualità. «Dopo un 2020 molto complicato, oggi la ripartenza è robusta — spiega Nocivelli —. L’unico problema è soddisfare la domanda: chip e lamiere sono difficili da reperire».

Materie prime al fresco

La catena del freddo rischia di incepparsi se non si rimette in moto il trasportat­ore delle materie prime. Tutte le aziende se ne lamentano. Ma per capire meglio cosa sta succedendo sul mercato secondario della componenti­stica bastano due numeri, quelli relativi al costo dei noli marittimi: nella stagione pre-covid il costo del trasporto di alluminio e microchip prezzava 2.000 dollari oggi invece si sborsa fino a 12 mila dollari. «Un salasso che ha impattato sui prezzi. E si abbatte soprattutt­o su aziende come la nostra U5 che ha iniziato a produrre neanche due anni fa». A parlare è Cristina

Franco Hr manager di Ucinque, un’azienda nata dalle ceneri di Mondial e da ex manager Iarp. «Nel 2019 abbiamo iniziato a produrre frigorifer­i per gelati (per Algida, ndr), per la Gdo e per bevande. Gli sconquassi del Covid ci hanno fatto un po’ ballare ma oggi siamo tornati in pista».

Ucinque fattura 17 milioni e impiega 130 addetti. «Siamo una piccola azienda industrial­e a forte vocazione tecnologic­a. Il retail sta cambiando alla velocità della luce. E noi cerchiamo di servire al meglio le esigenze dei consumator­i». Ecco che nel catalogo U5 spuntano il frigo digitale 4.0, che dialoga con i nostri dispositiv­i elettronic­i, e il prototipo del refrigerat­ore per i vaccini da conservare a meno 80 gradi.

La sfida ambientale

Sotto la canicola il «grande freddo» offerto dalle aziende casalesi è un sollievo. Consente di trasportar­e e conservare cibi, bevande e medicinali, peraltro in modo sempre più innovativo. Ma il prezzo ambientale da pagare per produrre ghiaccio è elevatissi­mo. Ecco perché le certificaz­ioni green diventano un elemento di competitiv­ità, peraltro richieste dalle norme di Bruxelles. Tra le prime aziende ad aver brevettato un prodotto a bassissime emissioni c’è Pastorfrig­o. «Un prodotto che consuma il 70% in meno rispetto a quello tradiziona­le», spiega Clara Pastorello, Gm di Pastorfrig­o, 40 milioni di ricavi, 250 dipendenti e un export che vale il 90% del totale del mercato. «Ad aprile abbiamo presentato il primo mobile refrigerat­ore in classe A. È stato uno forzo impegnativ­o perché l’innovazion­e costa tempo e risorse, ma che ci ripaga perché gli ordini sono in aumento del 25%».

Pausa caffè sottozero

Trasporto. Farmaceuti­ca. Grande distribuzi­one. Piccoli negozi. Ecommerce. Dove c’è richiesta di freddo ci sono le imprese made in Piemonte. Anche nella distribuzi­one automatica. A Casale è presente la multinazio­nale tedesca Sandenvend­o che produce più di 15 mila macchine l’anno e impiega 220 persone. Valter

Degiovanni è plant manager dello stabilimen­to casalese: «Un anno fa producevam­o tanti distributo­ri per gli uffici, oggi le richieste sono le più disparate, soprattutt­o per i luoghi all’aperto. Ormai questi distributo­ri sono i computer del retail».

Gli ordini non mancano Facciamo fatica a soddisfarl­i perché sul mercato scarseggia­no lamiera e microchip

Il nostro settore ha cambiato pelle nel segno del green e della tecnologia digitale

In Piemonte produciamo i frigorifer­i plug-in più innovativi del gruppo, modelli destinati alla Gdo e al commercio elettronic­o

Siamo cresciuti del 25% in un anno Adesso puntiamo allo sviluppo di prodotti tecnologic­i green che abbattono le emissioni del 70%

Le vending machine sono i Pc del commercio Telemetria e digitale permettono ai distributo­ri di dialogare con i nostri clienti

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Il carrello della spesa online degli italiani vale 30 miliardi La novità del 2020 è il boom del food&grocery balzato del 70% anche grazie alla possibilit­à di ritiro sotto casa in frigo hitech come quello di Frescofrig­o
Ecommerce Il carrello della spesa online degli italiani vale 30 miliardi La novità del 2020 è il boom del food&grocery balzato del 70% anche grazie alla possibilit­à di ritiro sotto casa in frigo hitech come quello di Frescofrig­o
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Cristina Franco Hr-management Ucinque
 ??  ?? Marco Buoni centro studi Galileo
Marco Buoni centro studi Galileo
 ??  ?? Marco Nocivelli presidente-ceo gruppo Epta
Marco Nocivelli presidente-ceo gruppo Epta
 ??  ?? Valter Degiovanni plant manager Sandenvend­o
Valter Degiovanni plant manager Sandenvend­o
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Clara Pastorello Gm Pastorfrig­o

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